Palazzo Nicolaci sabato dalle 9 alle 13 è il primo appuntamento con l’arte ritrovata. E’ un’anticipazione, una specie di prova generale, per l’inaugurazione che sarà fatta all’inizio del prossimo anno del Palazzo principesco di Noto.
A dire che sia bello è poco: è spettacolare e lo sanno bene gli organizzatori del Convegno “Pubblico e Privato per la gestione del patrimonio culturale ed ambientale” che discuteranno di come riorganizzare le fila di questo patrimonio culturale di eccellenza, di come custodirlo e valorizzarlo e di quale sarà la sua destinazione d’uso.
Mariella Muti ed Alvaro Di Stefano, Soprintendenza Beni Culturali ed Assindustria, – imprescindibile binomio fra pubblico e privato – introdurranno i lavori.
Il Palazzo, comprato dal Comune di Noto nel 1996 dagli eredi del Principe di Villadorata, che stavano per venderlo a dei privati, era privo di arredi e necessitava grandi interventi di recupero.
I primi lavori di ristrutturazione, la messa in sicurezza, sono stati finanziati, con i fondi di Agenda 2000, per circa 5 milioni di euro. Sono poi intervenuti, provvidenzialmente altri 5 milioni di euro dei fondi dei POR e della legge 433 per completare la prima parte dei lavori e recuperare gli apparati decorativi e pittorici delle sale.
Sono stati acquistati poi gli arredi da un antiquario di Parma, vincitore della gara d’appalto e si è provveduto alla riorganizzazione della biblioteca: libri del Fondo Antico e tecnologia wireless convivranno insieme.
In questa avventura del tempo ritrovato è co-protagonista l’Assindustria, che intende fare sistema e ridare forza al turismo con la presenza sabato a Noto di Cristiana Coppola, Vice Presidente nazionale Confindustria oltre a Ivan Lo Bello Presidente regionale.
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