Pallanuoto Ortigia, Napolitano: “obiettivo quinto posto, la squadra ha bisogno di rifiatare”

“Le coppe europee si centrano solo attraverso il campionato, per questo non possiamo non centrare il quinto posto”. A dirlo è Christian Napolitano, centroboa e capitano dell’Ortigia di pallanuoto, reduce da una cocente sconfitta sul campo dell’Olympic Roma. “Una sconfitta che non mi sarei mai aspettato – dice Napolitano – contro una formazione che lotta per non retrocedere. In altre occasioni sarei stato una furia con i miei compagni, ma ieri ho realmente visto negli occhi di tutti la stanchezza per il doppio impegno tra campionato e coppa”.

E proprio dalla coppa, invece, vengono le più importanti soddisfazioni in questa prima parte di stagione. “Anche se l’urna non è stata benevola – commenta – ce la siamo giocata alla pari con tutti e abbiamo superato il turno meritatamente”. Mercoledì si attende il sorteggio per gli ottavi e Napolitano spera di non beccare i magiari del Vasas o i serbi del Radnicki. Per l’Ortigia non è ancora tempo di ricaricare le batterie, perché prima della sosta ci sono gli ultimi due impegni di campionato contro Florenzia (alla Caldarella) e il derby sempre ostico contro la Nuoto Catania.

“Sono partite che non possiamo fallire – dice il capitano biancoverde – perché dobbiamo accorciare in classifica sulla quinta e la sesta posizione”. Sotto l’albero il centroboa siracusano attende un regalo da parte della società, chiamata a sostituire l’altro centro, il georgiano Bitatze, sospeso perché risultato positivo al Clostebol.

“La società si è già mossa – assicura – e sono certo che con un nuovo centroboa, con la possibilità di avere tutte le rotazioni e senza avere anche l’impegno di coppa riusciremo a esprimere di nuovo la nostra pallanuoto”. Chiusura dedicata alla “linea verde” che l’Ortigia sta coltivando da anni.

E anche su questo argomento il capitano biancoverde non fa giri di parole. “Ci sono sei ragazzi che a mio avviso tra qualche anno saranno in grado di giocare in grandi palcoscenici. Dobbiamo solo dargli il tempo di crescere, magari – conclude sorridendo –  dandogli anche qualche sano schiaffone in acqua”