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Pallavolo, la Paomar è battagliera: Lamezia passa solo al tie break

La formazione aretusea nonostante i due set di svantaggio riesce a raddrizzare l'incontro, portandolo al tie break e cedendo solo nel finale

Alla prima di campionato la Paomar Volley Solarino di Serie B maschile cede al Raffaele Arpaia Lamezia solo al tie-break battagliando dopo circa due ore e trenta di gioco culminati nel definitivo 3-2 per la squadra di casa (25-18, 25-20, 20-25, 19-25, 15-12).

Capitan Pappalardo e compagni danno una grande prova di carattere nel riprendere in mano una partita che sembrava irrimediabilmente volgere a favore del Lamezia, sospinto dal sempre numeroso pubblico di tifosi locali. Sotto di due parziali, la formazione della famiglia Carpinteri riesce audacemente nella rimonta pareggiando i conti nei parziali e garantendo un’emozionante testa a testa nel quinto set almeno fino al cambio campo, prima che una serie di episodi facciano scivolare il risultato a favore dei lametini.

Al Palasparti di Lamezia Terme, considerato per tradizione uno dei templi della pallavolo del sud Italia, si assiste a una contesa dall’alto valore agonistico e dall’elevato livello tecnico che offre un vero e proprio spettacolo volleistico per i tanti presenti e collegati alla diretta on line della partita.

Mister Salvatore Torchia, coadiuvato dal suo assistente Maurizio Davoli, manda in campo in P5 un sestetto di grande esperienza con Gabriele Parisi in regia e sulla stessa diagonale Michael Palmeri, centrali Walter Vaiana e Giuseppe Iorno (preferito a Paradiso), di banda Costantino Garofalo e Mario Sacco, libero Ernesto Torchia. Nello starting six siracusano in P3 al palleggio Andrea Fichera opposto Paolo Cascio, al centro Antonio Pappalardo e Giacomo Maggiore, schiacciatori Andrea Chiesa e Giovanni Chillemi, libero Marco Chiesa. La coppia arbitrale è composta dal primo Sebastiano Rizzotto e dal secondo Serena Comunale.

Grande equilibrio iniziale tra le due formazioni (7 pari). Lamezia prova ad allungare (10-8) puntando soprattutto sul servizio e sulla difesa, e pian piano riesce nel distacco aiutato anche da qualche errore ospite. Il primo discrezionale è chiamato da Peluso (14-11), che prova a spezzare il ritmo di gioco avversario; l’avanzata calabra non si arresta e anche il secondo time out è gialloblù (18-13).

La fuga dei padroni di casa sembra inarrestabile, al servizio si mostrano sempre più aggressivi, mentre la Paomar commette troppi errori dai nove metri. Il tecnico siracusano prova a cambiare spartito con Gabriele Germano efficace in battuta (22-16), subito dopo mister Torchia risponde con l’ingresso del capitano Stefano Graziano sempre in battuta. L’andamento non cambia e proprio un altro errore al servizio da parte della Paomar consegna il primo parziale ai calabresi (25-18).

All’inizio del secondo set il centrale Iorno si infortuna alla caviglia ricadendo dal muro. La Paomar sembra approfittare del momento portandosi avanti (3-5), ma la parità sul 5 a 5 è prontamente ristabilita dall’ace di Paradiso subentrato a Iorno. Un serie di disattenzioni riporta sotto i siciliani, costretti ad inseguire. Andrea Chiesa prova a suonare la carica per i suoi con una diagonale ficcante che vale l’11-10. I ragazzi del presidente Strangis appaino determinati a non concedere spazi e forzano ancora la battuta, che diventa la vera spina nel fianco dei gialloblù.

Ancora un ace, stavolta di Sacco, segna il +4 dei locali (15-11) in un lungo break in cui Garofalo e Palmeri non sbagliano un colpo in attacco inducendo Peluso al time out (17-11). Sempre un ace (Garofalo per il 21-14, massimo vantaggio calabro), infierisce sulla Paomar in difficoltà che, comunque non molla e mostra segnali di ripresa (Chiesa attacca da posto due per il 23-18). Torchia cambia in regia ed entra Pugliatti su Parisi, due mani e fuori di Sacco mantengono il gap nel punteggio sempre ampio. Giuseppe Bazzano fa il suo ingresso sui nove metri e va a segno, con un punto diretto che mina la ricezione avversaria e accorcia le distanze (24-20 e time-out Lamezia). Ma la risalita degli aretusei si ferma qui, Parisi sorprende tutti e chiude di secondo tocco per il definitivo 25-20.

Sotto di due set, la Paomar non ci sta e torna in campo con ancora più determinazione e concentrazione. C’era il rischio di soccombere definitivamente al potente attacco dei lametini e lasciarsi scoraggiare dalla loro difesa snervante; invece, arriva la reazione corale della squadra ospite, che sfodera una prestazione sorprendente. La Paomar si lancia, dunque, verso la rimonta con Andrea Chiesa a firmare il vantaggio di +5 in pipe (5-10) e Cascio a dare conferme sempre dalla seconda linea (8-13). La formazione di Solarino prende le misure pure a muro e comincia ad arrestare pesantemente Palmeri e compagni.

È ancora Cascio proprio con due muri-punto consecutivi ad agevolare l’allungo (10-16) e a disorientare i padroni di casa, che cominciano così a perdere certezze, specie dai nove metri. Mentre Chillemi, estremamente costante sia nei momenti buoni che meno buoni della Paomar, da continuità alla rimonta (11-17). Sarà proprio Chillemi alla fine ad essere top scorer dell’incontro con ben 20 punti personali. Torchia corre ai ripari e per scuotere i suoi fa scendere in campo Pugliatti e Graziano, al posto di Sacco e Garofalo; tuttavia, i cambi non si rivelano efficaci per Lamezia e il divario tra le due formazioni rimane uguale (12-18, 14-20). Rientrano in campo Sacco e Garofalo, ma la musica non cambia. Si arriva addirittura a 16-24 (con il solito Cascio a tirare forte e alto sulle mani del muro). Lamezia riesce ad annullare tre match point sfruttando qualche imprecisione nella ricezione siracusana, poi sbaglia e il set si chiude perentoriamente sul 20-25 in favore della Paomar, rinfrancata dalla vittoria del parziale.

Il quarto set si apre con muro di Maggiore, che testimonia la forte volontà aretusea di portare a termine la rimonta. Il livello di gioco sale e gli animi si accendono, gli scambi si fanno più lunghi ma è la Paomar a spuntarla per la più. Andrea Chiesa chiude una lunga e spettacolare frazione di gioco mettendo giù di prepotenza un lungolinea che non lascia scampo alla difesa calabra (7-9). Per Lamezia diventa un inseguimento continuo con la Paomar che prova ad andar via (11-14 Cascio attacca di prima intenzione su palla slash e poi appena in battuta sigla l’ace del 13-16). Gli ospiti crescono nella fase break dando intensità alla difesa, in cui l’ottimo Marco Chiesa detta legge. Sul 16-19, dopo una svista del primo arbitro Rizzotto rettificata dalla diversa indicazione del secondo, scoppiano le proteste dei lametini punite con un giallo a Torchia che determina il +4 (16-20). Parisi accorcia con il suo secondo tocco (17-20) e fa il proprio esordio in partita Lorusso che batte teso radente la rete, ma la ricezione solarinese si fa trovare pronta. Il muro granitico di Chillemi cancella ogni speranza lametina (18-24), il set si chiuderà senza storie 19-25.

Pappalardo inaugura il tie-break con un gran primo tempo sapientemente smarcato da Fichera (per il capitano saranno 7 punti complessivi da tabellino). In entrambi i due schieramenti c’è tanta voglia di fare propria la vittoria, che si manifesta nei concitati batti e ribatti, con Palmeri a picchiare forte e Chillemi ad opporsi energicamente in difesa. A sorpresa il secondo tocco vellutato in palleggio dietro di Fichera vale il 5 pari e l’equilibrio continua fino al cambio campo (8-7), deciso dall’ attacco di Garofalo. La Paomar perde poi un po’ di precisione in ricezione e una serie di episodi tra invasioni e palle fuori favorisce l’impennata del Lamezia che si mantiene sempre avanti (10-8, 14-11), finché Paradiso chiude dal centro 15-12.

La Paomar Volley non riesce a raggiungere la vittoria ma la prestazione in crescendo dà consapevolezza circa le proprie risorse e i margini di miglioramento. Adesso si pensa già all’esordio in casa sabato prossimo al Tensostatico Triolo di Solarino, ore 18, contro la Volley Valley, reduce dal successo sulla Gupe nel derby catanese. La Paomar è pronta a ricevere il calore dei suoi tifosi fondamentale in un campionato, come quello di quest’anno, che metterà la squadra a dura prova ogni giornata.


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