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Parcheggi e overtourism, nasce il comitato Ortigia Cittadinanza Resistente

I componenti del comitato ritengono il centro storico sempre più minacciato da decisioni che ne comprometterebbero la vivibilità e da un overtourism incontrollato che starebbe snaturando l’isola

Una veduta dall'alto dell'isola di Ortigia

Sono quasi 400 i cittadini, residenti in Ortigia e non, che stanno aderendo al comitato Ortigia Cittadinanza Resistente, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il centro storico. I componenti del comitato ritengono il centro storico sempre più minacciato da decisioni che ne comprometterebbero la vivibilità e da un overtourism incontrollato che starebbe snaturando l’isola. Il comitato, presieduto da Davide Biondini e con Guerino Pavan e Vincenzo Costa nel direttivo, si impegna a difendere i diritti dei residenti “da troppo tempo sacrificati in nome di uno sviluppo turistico non sostenibile e che non tiene conto delle esigenze di chi abita Ortigia” si legge nella nota del Comitato. Al centro del suo agire, il tentativo di instaurare un dialogo costruttivo con l’Amministrazione per trovare soluzioni condivise. “Non solo dialogo – spiega il direttivo dell’associazione – ma anche pragmatismo e la scelta di opporsi a decisioni considerate inique e provvedimenti amministrativi illegittimi e irragionevoli da contrastare anche attraverso azioni legali”.

Il Comitato intende immediatamente occuparsi della questione parcheggi in Ortigia, data l’estrema urgenza della situazione. Attualmente ci sono 8600 pass per il parcheggio rilasciati a Ortigia su circa 1200 posti disponibili, che comprendono anche quelli a pagamento, di cui solo 3000 destinati ai residenti, comprensivi di quelli per i mezzi a due ruote. Uno squilibrio che per il Comitato viene aggravato dalle numerose pedonalizzazioni e dalle concessioni di dehors effettuate negli anni, che hanno ulteriormente ridotto i posti auto disponibili per i residenti. L’Ordinanza n. 337 del 29 maggio 2024 limita ancora di più questi posti senza un valido motivo e senza una necessaria consultazione con i residenti, in violazione della legge sui procedimenti amministrativi.

La recente raccolta di firme tra i residenti dell’area colpita dall’ordinanza ha rivelato un indice pari a 0,42 tra i posti auto attualmente destinati ai residenti e il numero di posti necessari, evidenziando un marcato stato di degrado e un grave disagio vissuto quotidianamente e già denunciato da oltre 10 anni senza essere ascoltati.

Inoltre il Comitato si prefigge lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso eventi e manifestazioni per informare cittadini e istituzioni sulla difficile situazione in cui versa l’Isola di Ortigia e promuovere una maggiore consapevolezza riguardo l’importanza di un turismo sostenibile e rispettoso dell’identità dell’isolotto.

Ortigia – prosegue il comitato – è un tesoro, ma la sua vivibilità è sempre più a rischio a causa degli eccessi dell’overtourism e di scelte amministrative che sembrano favorire solo il turismo incontrollato, ignorando le necessità di chi abita l’isola. Vogliamo che Ortigia torni ad essere un luogo dove residenti e turisti possano coesistere armoniosamente, nel rispetto delle reciproche esigenze. Siamo pronti a collaborare con l’amministrazione, ma anche a far valere i nostri diritti che sono sempre più calpestati”.

Il comitato invita tutti i cittadini residenti interessati a partecipare attivamente alle iniziative e a unirsi alla causa per un’Ortigia più sostenibile e vivibile, per restituire l’isola ai suoi abitanti e farla tornare ad essere un luogo dove residenti e turisti possano coesistere armoniosamente, nel rispetto delle reciproche esigenze.


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