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Parco nazionale degli Iblei: 10 associazioni diffidano gli enti a sospendere l’iter istitutivo

Le associazioni lamentano la mancanza di qualsiasi tipo di concertazione e informazione del vasto territorio siciliano interessato attraverso gli enti locali i vari portatori di interesse, asse portante del tessuto socio economico del territorio

In questi mesi gli uffici del Ministero della Transizione Ecologica, dell’assessorato Territorio ed Ambiente e dei Liberi Consorzi Comunali di Ragusa e Siracusa e della Città Metropolitana di Catania, hanno portato avanti l’iter istitutivo del Parco nazionale degli Iblei. I sindaci dei Comuni di Buccheri, Ferla, Sortino, Carlentini, Rosolini, Noto e Lentini (questi ultimi per delega), hanno rappresentato le loro perplessità cui è seguito un botta e risposta tra il presidente regionale di Legambiente e il primo cittadino di Buccheri.

Confagricoltura, Con.si.cav (consorzio siciliano cavatori), Agriambiente, comitato Antiparco nazionale degli Iblei, Cna, Ance, Associazione Sicilia Nostra, Liberi cacciatori siciliani, Associazione nazionale cacciatori e Italcaccia Sicilia hanno dato mandato all’avvocato Alfio Barbagallo di diffidare gli enti preposti a sospendere immediatamente l’iter istitutivo del Parco riservandosi in difetto di proporre le opportune azioni legali in tutte le sedi competenti ed esprimono solidarietà ai sindaci che hanno contestato le modalità con cui si sta arrivando alla nuova perimetrazione e zonizzazione lamentando mancanza di trasparenza e di concertazione.

Le associazioni lamentano la mancanza di qualsiasi tipo di concertazione e informazione del vasto territorio siciliano interessato attraverso gli enti locali i vari portatori di interesse, asse portante del tessuto socio economico del territorio. “Tutto ciò – si legge in una nota – in palese violazione di quanto già richiesto dal Ministero stesso e fatto proprio, con formali impegni, dalla Regione Siciliana e dai Liberi Consorzi comunali di Ragusa e Siracusa e dalla Città Metropolitana di Catania. Per quanto precede l’iter procedimentale, che si apprende essere prossimo alla conclusione, si palesa ancora una volta assolutamente illegittimo. Siamo al fianco dei sindaci, che si sono chiaramente esposti, di combattere con ogni mezzo l’ennesimo tentativo di sottrarre, si teme per l’interesse di pochi, ben 1.467 km quadrati di territorio alla libera fruizione di tutti i siciliani”.


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