Passaggio di consegne ieri al Comune di Rosolini. Con una cerimonia sobria, ma partecipata, si è insediato il nuovo sindaco, Giovanni Spadola. È stata la giudice del Tribunale di Siracusa, Carolina Burragano dell’Ufficio elettorale Centrale, dopo avere letto il verbale delle preferenze riportate da Spadola ad aprire la cerimonia del passaggio di consegne fra il commissario straordinario, Giovanni Cocco, e il nuovo primo cittadino che ha indossato.
Presenti nell’aula consiliare la famiglia del nuovo sindaco. Poi anche la nuova squadra di governo: Luigi Fratantonio, che sarà vice sindaco e gli assessori, Marinella Schifitto, Concella Cappello, Vincenzo Liuzzo e Dino Gennaro. Nel giorno dell’insediamento, non sono mancati i dieci consiglieri eletti nella coalizione di Spadola, ma anche chi non ce l’ha fatta. “Auguro un buon lavoro a Giovanni – ha detto il Commissario Cocco – Qui c’è tanto lavoro da fare, ma ho visto un sindaco con tanto entusiasmo forte di una squadra competente”.
Breve l’intervento a braccio del nuovo sindaco di Rosolini. “Voglio ringraziare innanzitutto i rosolinesi, sia quelli che mi hanno votato, ma anche coloro che hanno preferito il mio avversario. Sarò comunque il sindaco dell’intera città, il sindaco del popolo”. Spadola ha anche detto grazie al papà ed alla mamma, alla moglie, ai fratelli e all’intera famiglia che l’ha sostenuto fin dal primo giorno di campagna elettorale. Ringraziamenti pure agli alleati, ‘Giovani Rosolinesi’, Insieme per Rosolini e ‘Prima Rosolini’ ed anche ai Movimenti che lo hanno sostenuto al ballottaggio. Il sindaco ha anche fatto un’apertura agli avversari sconfitti. “Sono pronto a qualsiasi forma di collaborazione l’importante che abbia l’unico fine che sia quello di contribuire al rilancio della città.
Nel 2021 si parlerà di nuove infrastrutture, invece tra le priorità c’è quella di fare arrivare l’acqua nelle case dei rosolinesi. Giovanni Spadola ha nuovamente chiesto scusa per i toni accesi della campagna elettorale e non le ha mandate a dire a Selvaggia Lucarelli, Stefania Prestigiacomo e al manager Giuseppe Pantano. “Fino ad ieri ho visto la Lucarelli che criticava. Io da queste persone mi sarei aspettato una telefonata per mettersi a disposizione di una squadra di giovani, ma li ringrazio ugualmente. A me non interessa della politica, ma della città”. Spadola ha chiesto prudenza a consiglieri e simpatizzanti della coalizione e di non cadere nelle provocazioni. Poi l’intervento finale di Don Luigi, rosolinese doc, che ha parlato dei toni turi della campagna elettorale “ma adesso è il momento della pacificazione”.
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