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Pd e M5S insieme verso le amministrative a Siracusa. Ma resta ancora l’incognita del candidato

Tra problemi personali, mancanza di unità sul nome e resistenze varie, il centrosinistra resta ancora in alto mare

Pd e 5 Stelle insieme verso le amministrative. In attesa del nome del candidato, a poco più di due mesi dal voto, sabato si è sancita un’alleanza tra i rappresentanti del MoVimento e del Partito Democratico, che si aggrega a Lealtà e Condivisione, Alleanza Verdi Sinistra, Cento Passi, ex Art1 Area Costituente Verso il Partito del Lavoro. Un polo alternativo all’attuale sindaco, Francesco Italia, e anche al centrodestra, in piena confusione.

Liste civiche e partiti di sinistra hanno iniziato a parlare di programmi, che poi sono sempre gli stessi: investimenti sulla rete idrica e miglioramento della qualità dell’acqua, riuso dei reflui depurati, revisione del trasporto pubblico, gestione degli impianti sportivi e del ciclo dei rifiuti, lotta a evasione e utenze fantasma. Insomma, sempre gli stessi argomenti, fondamentali per ogni schieramento politico. Ma anche il problema è sempre lo stesso: manca un candidato a sindaco. Da settimane si fanno sempre gli stessi nomi: Paolo Ficara in quota 5S, Carlo Gradenigo in quota L&C, Massimo Milazzo in quota Pd, il segretario provinciale Cgil Roberto Alosi (proposto quale civico che possa convincere tutti). Ma tra problemi personali, mancanza di unità sul nome e resistenze varie, il centrosinistra resta ancora in alto mare.

Unica certezza: contro la destra e contro Italia. Anzi, in politichese si dice “alternativi a”…, ma rispetto proprio alla destra, qui si è convenuto sull’opportunità “di lavorare insieme per creare un ampio schieramento democratico e progressista aperto e inclusivo, in grado di prospettare all’elettorato una proposta politica innovativa”. 

“Parole, parole” cantava Mina. E mentre l’amministrazione uscente continua a lavorare anche per costruire la propria campagna elettorale, il centrosinistra a marzo trova la quadra sulle alleanze e non trova il nome del candidato mentre il centrodestra cerca di capire su quale nome sfaldarsi e perdere. E il laboratorio civico osserva il da farsi, per provare a insinuarsi tra i fuggitivi dei vari schieramenti. E provare a insidiare il sindaco uscente, con Alfredo Foti disposto a fare un passo indietro in vista di una ricercata unitarietà.

“Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai


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