Lo sviluppo e l’implementazione della piste ciclabili urbane a Siracusa sta modificando le abitudini e i comportamenti dei cittadini favorendo un crescente utilizzo quotidiano di mezzi alternativi all’auto, ossia bici e monopattini. Gli utenti della strada che scelgono come mezzo di trasporto la bicicletta aumentano grazie al maggior senso di sicurezza prodotto dalle piste ciclabili, ma soprattutto dai cordoli di protezione.
Nel sostenere le scelte dell’amministrazione comunale, Federciclismo Siracusa ha stilato in questo documento delle richieste di modifica dei tracciati in corrispondenza delle intersezioni nonché dei suggerimenti per migliorarne la sicurezza e il piacere di utilizzo della bici.
In funzione dell’esperienza alla guida di una bicicletta ad uso urbano, Federciclismo ha voluto evidenziare una serie di criticità: la maggior parte degli attraversamenti in corrispondenza delle rotatorie risultano essere poco pratici, favorendo il mancato utilizzo degli attraversamenti ciclabili; alcuni attraversamenti obbligano il ciclista a scendere dalla bici in quanto la segnaletica orizzontale impone l’attraversamento a piedi (art. 182 Codice della Strada); tali attraversamenti comportano la necessità di controllare il passaggio di auto provenienti spesso da dietro (a causa del percorso ciclabile parallelo alla strada) oppure lateralmente, rendendo necessaria una sosta temporanea (per mancanza di visibilità) anche in assenza di auto, da ciò la scarsa praticità. Infine su diverse rotatorie non è possibile compiere un’inversione a U in sicurezza per mancanza di segnaletica orizzontale, essendo considerata solo la direzione ciclabile (vedi rotonda viale Santa Panagia, via Augusta ecc.)
“Tutti gli attraversamenti presi in esame – si legge nella nota di Federciclismo Siracusa – presentano delle criticità gestibili con semplici modifiche che seguono le norme del Codice della Strada. Negli incroci in cui sussiste una rotatoria è sufficiente (e più semplice) creare una rotonda ciclabile esterna che consente il passaggio rapido dell’incrocio e agevola immissione a ogni accesso consentito. I tutti le intersezioni semaforizzate e non, dove il limite di velocità è di 50 km/h (art. 182 CdS) va introdotta la casa avanzata, ossia una segnaletica orizzontare che consente ai velocipedi di disporsi in prima fila davanti alle auto divenendo così ben visibili e consentendo nel caso di svoltare per primi.”
L’associazione, poi con una lunga nota a firma di Maria Grazia Cavarra, responsabile settore amatori e cicloturismo Federciclismo Siracusa e Davide Mauro, responsabile ciclismo urbano Federciclismo Siracusa, analizza nello specifico le zone in cui si riscontrano le maggiori criticità, richiedendo alcune modifiche.
Largo Giovanni Palatucci – La rotonda di Largo Giovanni Palatucci che incrocia via Augusta, via Piazza Armerina e viale Scala Greca è il riferimento su cui si basano le problematiche della maggior parte degli incroci con rotatoria su cui insistono intersezioni ciclabili. La decisione progettuale è caduta su attraversamenti posti sulle strade di intersezione, a volte ciclopedonali altre volte solo pedonali. Nel caso di Largo Giovanni Palatucci le ciclabili con cordolo costringono i ciclisti a un attraversamento particolarmente disagevole. Per coloro che provengono dalla parte bassa di viale Scala Greca e che intendessero invertire il senso di marcia a U, si rende necessario il passaggio da ben tre attraversamenti che allungano enormemente i tempi di percorrenza. In questo caso infatti è necessario immettersi al principio di via Augusta e attraversare in corrispondenza dell’attraversamento ciclo-pedonale. Poi su viale Scala Greca e su via Piazza Armerina, entrambi come attraversamenti pedonali, il ciclista è costretto a scendere dalla bici due volte. La soluzione proposta è la creazione di una rotonda ciclabile lungo il bordo esterno della rotatoria che consentirebbe il passaggio rapido da una parte all’altra dell’incrocio, non obbligando allo stop e alla discesa e garantendo la visibilità dei mezzi in arrivo, essendo già nel campo visivo. L’immissione dei ciclisti da via Augusta ne verrebbe agevolata essendo presente una strettoia che rende difficoltosa l’immissione da questa via. Infine si aggiunge il fatto che tale modifica darebbe anche riscontro alle critiche degli automobilisti che in corrispondenza di via Augusta percepiscono il cordolo ciclabile come eccessivamente stretto e già soggetto a contatto con auto.
Largo Giuseppe De Melio – Su largo Giuseppe De Melio (rotatoria tra viale Scala Greca e via caduti di Nassirya) il tracciato ciclabile originario che prevedeva delle ciclabili esclusivamente tracciate a vernice presentava una rotonda ciclabile. Con la creazione dei cordoli in cemento questa caratteristica è sparita divenendo simile a quella precedente, con un attraversamento pedonale su via caduti di Nassirya. La soluzione che si richiede è quella di ripristinare la rotatoria ciclabile eliminando l’ultimo tratto dei cordoli in cemento e sostituendoli con vernice colorata. Ciò consentirebbe non solo di riavere la rotonda ciclabile che elimina i predetti problemi, ma eliminare anche qui i cordoli nei punti più stretti della strada.
Rotonde viale Santa Panagia – Su viale Santa Panagia insistono tre rotonde interessate dal passaggio delle ciclabili. In tutte e tre si richiede la creazione di una rotonda ciclabile utile per risolvere i problemi di attraversamento già riscontrabili nelle precedenti rotonde prese in considerazione. In tutte e tre le rotonde non è possibile eseguire l’inversione di marcia senza dover considerare un attraversamento pedonale o immettendosi nel traffico ordinario.
Largo Vincenzo Di Raimondo – La rotonda di largo Vincenzo Di Raimondo, incrocio tra viale Scala Greca e viale Teracati, necessita anch’essa di una rotonda ciclabile in quanto chi proviene da viale Teracati è impedito alla svolta su via Necropoli Grotticelle, allo stesso modo chi proviene da quest’ultima non può avere rapido inserimento nel cordolo, impedendo anche le inversioni a U.
Altre rotatorie – La medesima richiesta di creazione di rotonde ciclabili su cui vi sono in diversa misura i problemi già elencati sono: Rotonda viale Santa Panagia/viale Tica; Rotonda viale Santa Panagia/viale Teracati; Largo Nino Piscitello (via Piazza Armerina/via professore Lino Romano); Largo Guido Carnera (via professore Lino Romano/via Monti); Piazza Cappuccini; Largo Paolo Boi (di fronte la Chiesa della Sacra Famiglia in viale dei Comuni).
Altre Problematiche – Su via von Platen la ciclabile a doppio senso di marcia raggiunge il semaforo su largo Carmelo Ganci, qui coloro che volessero proseguire su viale Tica non hanno altra scelta che girare su via Politi perché non è presente alcun percorso che consenta di salire su viale Tica. La soluzione suggerita è di creare una corsia ciclabile accanto al semaforo che consenta la scelta tra la svolta su via Politi e la possibilità di proseguire su viale Tica. La ciclabile di via Ierone I che termina all’incrocio con via Agatocle non presenta alcun collegamento con l’altra ciclabile di via Mons. Giuseppe Bruno creando un enorme problema per i ciclisti che provengono dalla zona alta. In questo caso infatti la via più breve sarebbe quella di andare controsenso per ricongiungersi all’altra ciclabile. La corsia ciclabile che passa il ponte Umbertino e corso Umberto è sostanzialmente impraticabile a causa del fondo in basolato lavico che rende la pedalata disagevole. Qui andrebbero previsti dei lavori di levigatura del fondo oppure considerare la possibilità di spostare il percorso in una delle strade parallele.
Servizi annessi alla rete ciclabile – Oltre a considerare la possibilità di un’ulteriore espansione della rete ciclabile a nord verso la via Stentinello in direzione di Marina di Melilli e a sud verso le zone balneari, si richiede la nascita di una convenzione con i bus Sais per consentire il trasporto gratuito delle biciclette sui bus urbani e/o su quelli che collegano Cassibile e Belvedere. Condizioni e limiti possono essere valutati con la società in concessione, ma l’opzione del trasporto è un elemento fondamentale da non trascurare. Vanno posizionate delle rastrelliere in un numero adeguato per tutta la città e va acquistato un parcheggio automatico per biciclette da posizionare al parcheggio Talete oppure al parcheggio della Marina. Questa soluzione risolverebbe l’annosa questione di dove lasciare la bicicletta, specie se il valore della stessa diventa importante. Tutte le ciclabili necessitano di segnaletica ciclabile verticale con l’indicazione della distanza dei principali monumenti e strade. Questo suggerimento è fondamentale per incrementare i turisti e cicloturisti. Istituire delle giornate dedicate alla bicicletta coinvolgendo le scuole (bike to school) e le attività produttive (bike to work).
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