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Polemiche ad Avola. Il senatore Nicita: “problemi di intolleranza, apro la segreteria”. Il sindaco Cannata: “noi esempio di coesione, lo aspettiamo per una granita”

Il senatore Pd Antonio Nicita interviene e fa sapere che aprirà ad Avola la sua unica segreteria provinciale, non si è fatta attendere la replica del sindaco Rossana Cannata

Una commemorazione che diventa terreno di scontro politico. Non si è infatti spenta ad Avola l’eco di polemiche a seguito della cerimonia di commemorazione dedicata ai caduti civili e militari senza croce. Un’iniziativa avvenuta lo scorso 27 gennaio in occasione della “Giornata della memoria”, ma che ad Avola è stata oggetto di grandi polemiche.

Prima a lanciare il sasso contro l’amministrazione è stata l’Anpi di Siracusa, ritenendo “vile aver omesso in quella targa marmorea il ricordo delle vittime dello sterminio nazifacista”. Riferimento più che esplicito all’associazione Lamba Doria, che ha condiviso l’iniziativa del 27 insieme con il comando Marittimo Sicilia. A stretto giro era arrivata la replica proprio di Lamba Doria e del Comune, che hanno respinto le accuse di voler “sminuire” o “diluire” la memoria della Shoah. Ma le polemiche non sono finite qui, perché da piazza Vittorio Veneto, luogo in cui si è tenuta la manifestazione, il dibattito si è successivamente spostato sulla “piazza” social. Infatti nella bacheca del sindaco Rossana Cannata si è infuocato il dibattito tra la dirigente scolastica in pensione, Maria Grazia Ficara e una simpatizzante di Fratelli d’Italia che non ha risparmiato parole al vetriolo nei confronti dell’ex preside.

A sostegno della prima è intervenuto il senatore del Partito Democratico, Antonio Nicita, che dopo aver espresso la propria solidarietà nei confronti della Ficara “oggetto della tipica combinazione di ignoranza e aggressività della cultura fascista – ha detto-. Ad Avola è stato fatto un gesto incomprensibile, frutto, spero, di sola ignoranza storica e non di strategia”, ha anche annunciato un’azione politica tutt’altro che banale: quella di aprire una propria segreteria proprio ad Avola. “Sarà la mia unica segreteria provinciale. Da due anni mi segnalano problemi di intolleranza in quella cittadina e di approcci culturali politici di stampo familistico. È arrivato il momento di dire basta“.

Non si è fatta attendere la replica da parte del primo cittadino avolese che, con una lunga e articolata nota diffusa sui social, ha così risposto a Nicita:” Le dichiarazioni del senatore Antonio Nicita sull’iniziativa tenutasi ad Avola e su chi vi ha partecipato sono profondamente offensive e lesive della dignità delle istituzioni e dei cittadini coinvolti. Le sue parole rappresentano un attacco ingiustificato a un evento che ha visto la partecipazione corale e trasversale di autorità civili, militari e culturali: l’amministrazione comunale, il comando marittimo, le forze dell’ordine, associazioni militari, combattentistiche e culturali, oltre a numerosi istituti scolastici. L’attacco generalizzato, basato su pregiudizi e una conoscenza parziale o distorta dei fatti, non è tollerabile. È evidente l’intento di screditare non solo il nostro operato, ma anche la coesione e l’impegno della comunità avolese e delle istituzioni tutte partecipanti. Inoltre, la contraddizione nelle sue affermazioni è palese: definire “familistico” l’approccio culturale di questa città è particolarmente grave se espresso da chi proviene da una famiglia con una tradizione politica consolidata. La nostra amministrazione ha sempre promosso inclusione e pari opportunità, valori evidentemente poco riconosciuti da chi si arroga il diritto di giudicare senza conoscere. Ancora più sconcertante è il tono con cui distribuisce patenti di ignoranza storica e culturale, mostrando una mancanza di rispetto verso chiunque non si allinei al suo pensiero. Se c’è un atteggiamento intollerante in questa vicenda, è proprio quello del senatore Nicita, che sceglie la via della polemica sterile e dell’offesa gratuita. Avola è una città orgogliosamente libera e democratica, che non accetta di essere etichettata o strumentalizzata per fini politici. Sotto la guida della nostra amministrazione, negli ultimi anni, Avola si è contraddistinta in tutti i campi: dalla cultura alla valorizzazione del territorio, dalla promozione turistica al potenziamento delle infrastrutture, dall’innovazione alla tutela del patrimonio storico. Il nostro impegno ha reso Avola un modello di sviluppo e dialogo, rispettato e ammirato da molti. Tuttavia, accogliamo con curiosità e ironia la decisione del senatore di aprire qui la sua unica segreteria provinciale. Forse, nonostante tutto, Avola gli piace più di quanto voglia ammettere. Siamo pronti a dargli il benvenuto con una granita alla mandorla o un calice di Nero d’Avola, simboli autentici della nostra ospitalità. Avola è e resterà un esempio di coesione, rispetto e partecipazione. Speriamo che, frequentandola, possa apprezzarne la vera essenza, ben lontana dai pregiudizi che traspaiono dalle sue dichiarazioni”.


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