In data odierna, il Collegio penale del Tribunale di Siracusa, presieduto da Stefania Scarlata (estensore del provvedimento), con i Giudici Giuseppe Tripi e Livia Rollo, hanno annullato il provvedimento di convalida di sequestro di documenti, emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa, il 29 luglio scorso.
Agenti in servizio al Commissariato di Pachino, di ritorno da un servizio di accompagnamento di turisti a un lido balneare, sequestrarono una serie di documenti, legittimamente in possesso del trentenne portopalese Claudio Aprile, proprietario di un parcheggio di contrada Guardiani a Portopalo, a ridosso di alcune strutture balneari.
“A distanza di quasi due mesi – comunica il legale di Aprile, l’avvocato Giuseppe Gurrieri – i giudici del Tribunale di Siracusa hanno dato ragione alla difesa annullando il decreto di convalida di sequestro e ordinando la restituzione all’avente diritto della documentazione in sequestro. I giudici del collegio hanno ritenuto che “nel provvedimento impugnato, come eccepito dalla difesa dell’Aprile, difetti un’idonea enunciazione del fatto reato ascrivibile all’indagato”. In parole povere non si riesce a comprendere nemmeno quale sia il fatto oggetto della condotta che viene ritenuta astrattamente illecita“.
I giudici del collegio aretuseo non mancano di sottolineare poi che il Pubblico Ministero, ricevuta l’informativa di Polizia Giudiziaria, “a fronte della insufficiente descrizione ed indicazione degli elementi costitutivi del denunciato reato“, ebbe a richiedere al Commissariato di Polizia di Pachino che aveva proceduto al sequestro, “una esplicazione maggiormente dettagliata del fatto, con analisi della documentazione sequestrata“. A tale richiesta non seguì l’invio di alcun atto di indagine che ottemperasse alle richieste del Pubblico Ministero.
“Come difensore di Claudio Aprile – conclude l’avvocato difensore – non posso che condividere le ragioni dell’annullamento del sequestro, concordando in pieno con la decisione del collegio, consapevole del fatto che sin da subito era apparsa del tutto destituita di fondamento l’accusa mossa nei confronti di Aprile e del professionista portopalese, che hanno dovuto subire l’onta del sospetto di un comportamento illecito che non c’è mai stato. Spero solo che tale decisione determini la Procura di Siracusa ad avanzare una richiesta di archiviazione del procedimento”.
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