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Presunte manomissioni alla Cittadella. Scontro tra sindaco Italia (“sabotaggio”) e Cc Ortigia (“faccia i nomi”)

Le accuse e i sospetti sull’azione di possibili “manine” restano, motivo per cui il primo cittadino ha chiesto al dirigente di sporgere formale denuncia agli organi inquirenti

Che il rapporto tra il Circolo Canottieri Ortigia e il sindaco di Siracusa, Francesco Italia (e la sua amministrazione) non sia idilliaco è noto da tempo. Ma dopo la giornata di ieri, forse, i rapporti sono al minimo storico.

Italia sulla Cittadella. Il primo cittadino di Siracusa, infatti – in occasione di un appuntamento radiofonico di comunicazione istituzionale a pagamento, in cui si è anche trattato il tema degli impianti sportivi e delle pessime condizioni in cui verte la piscina “Caldarella” – ha parlato di presunte manomissioni e di un possibile complotto ordito contro la gestione comunale della piscina, ironizzando sulla “strana” coincidenza della rottura contemporanea delle due pompe necessarie a garantire il corretto filtraggio dell’acqua. Il sindaco ha assicurato di voler restituire dignità alla Cittadella, che merita amore e rispetto e che non può essere luogo in cui “si possono fare i propri affaracci – parole sue – e i propri interessi privati e disporne come se fosse un bene di proprietà personale“.

La replica dell’Ortigia. Affermazioni che non sono affatto andate giù all’Ortigia che stamattina, con una nota ufficiale, tiene a chiarire la propria posizione. “Dal canto nostro – scrive la società – possiamo dire che non ci risulta che la rottura sia stata contemporanea e che non crediamo pertanto all’ipotesi, piuttosto fantasiosa, del sabotaggio”.

Per quel che concerne la restituzione della dignità alla Cittadella, l’Ortigia tiene a precisare di aver preso oltre 5 anni fa in gestione un bene in condizioni non ottimali, sottoponendolo a riqualificazione e a costante manutenzione, “tanto è vero – ricorda l’Ortigia – che mai la piscina, prima del ritorno alla gestione pubblica, era stata sottratta all’utilizzo degli atleti e delle società. Peraltro, ogni intervento eseguito dall’Ortigia durante la propria gestione è stato documentato e rendicontato: agli inviti scritti all’amministrazione di procedere alla verifica dei lavori e degli investimenti fatti, la stessa si è sempre sottratta, tanto che il Tribunale ha avviato una perizia a tale scopo, motivo per cui il sindaco dovrebbe essere più prudente nel tirare in ballo tale questione. Inoltre, visto che ci giungono voci relative al presunto “abusivismo” del bar che avevamo aperto in Cittadella – si legge ancora -, vorremmo informare il sindaco che il progetto è stato approvato dal Comune e che l’Ortigia, a proprie spese, a suo tempo ha provveduto all’accatastamento non solo del bar, ma di tutto il fabbricato (uffici compresi), che il Comune non aveva mai fatto”.

Infine, riguardo all’accusa grave di usare la Cittadella per fare “i propri affaracci e i propri interessi privati e disporne come se fosse un bene di proprietà personale”, la società si scaglia contro Italia, chiedendogli di assumersi la responsabilità di dire chiaramente se si riferisce all’Ortigia, come sembrerebbe evincersi dal contesto. “In tal caso – prosegue la nota -, il primo cittadino, è palesemente disinformato e non sa che, durante la propria gestione, il Circolo Canottieri Ortigia ha presentato puntualmente al Comune regolare rendicontazione, che è pubblica, disponibile e trasparente. Pertanto consigliamo al sindaco di informarsi con il suo ex dirigente (che evidentemente non lo ha tenuto al corrente) e prendere visione delle carte e dei rendiconti, prima di lanciare accuse diffamanti, peraltro senza contraddittorio”.

Chiosa finale sulle condizioni della Caldarella, ancora chiusa. “Siamo anche consapevoli della lentezza della burocrazia e delle difficoltà per il pubblico di operare in tempi celeri rispetto al privato, soprattutto se ci si muove con mesi di ritardo – conclude la nota dell’Ortigia – ma tali difficoltà non giustificano in alcuna maniera affermazioni mendaci e diffamanti, che hanno lo scopo unico di gettare discredito su una società che agisce da sempre con la massima trasparenza e con indiscutibile passione. Se il sindaco pensa di poter lanciare sospetti, lo faccia senza ambiguità, provi ciò che sostiene, assumendosene la responsabilità in prima persona. E visto che muove le sue accuse pubblicamente, dimostri di essere disponibile ad un confronto altrettanto pubblico, nel quale chiarisca tali accuse (quali fatti specifici e attribuiti a chi) senza sottrarsi al contraddittorio”.

A chi si riferisce il sindaco con queste sue parole? Non è solo il Circolo Canottieri Ortigia a chiederlo ma sono in molti ad avere questo dubbio, tra addetti ai lavori e non. Una cosa è certa, il primo cittadino non si stava scagliando contro la precedente ditta che effettuava l’analisi delle acque: la EcoControl Sud di Siracusa. “Stamattina mi ha chiamato il sindaco e mi ha detto che non si riferiva assolutamente alla mia società e che non ha nulla da criticare sulla nostra attività – afferma Nestore De Sanctis, titolare della società -. Il sindaco sa che svolgevamo il nostro lavoro di analisi delle acque prima per l’Ortigia e successivamente, fino al 20 novembre, abbiamo avuto l’affidamento diretto sotto la gestione comunale”.

De Sanctis afferma come durante la propria gestione del servizio l’acqua della “Caldarella” fosse in stato ottimale dal punto di vista chimico – batteriologico e da quello qualitativo. “Inoltre – tiene a precisare – per non creare disagi o malcontenti ci siamo accollati a nostre spese la gestione di alcuni imprevisti senza nulla chiedere all’ente, ma voglio precisare che la gestione della parte termica non era di nostra competenza”.

Italia e le manomissioni, anche per Santa Lucia. Affermazioni che trovano conferma nelle dichiarazioni del sindaco Italia che, contattato sulla vicenda, ha tenuto a precisare che quanto riferito durante l’appuntamento radiofonico è da contestualizzare con quanto accaduto il giorno precedente durante la cerimonia di Santa Lucia (con la possibile manomissione di alcuni crepuscolari delle luminarie che hanno lasciato per qualche minuto al buio la processione prima dell’arrivo del simulacro). “Durante Santa Lucia – dice Italia – è stata chiara la manomissione per far fare cattiva figura all’amministrazione”. E il sospetto del sindaco è che anche con la Cittadella stia avvenendo qualcosa di simile. “In una vacatio di gestione della Cittadella – prosegue – non è da escludere che ci possa essere stato qualcuno che abbia manomesso le pompe, ma in nessun modo mi riferivo al precedente gestore della conduzione della piscina né al precedente gestore degli impianti. Non è da escludere che ci sia qualcuno che si sia divertito a creare questa situazione, peraltro se non sbaglio il precedente gestore le aveva lasciate in ottime condizioni. Quindi mi sembra una coincidenza molto strana ma desidero precisare che non ho idea di chi possa essere stato”.

Ma le accuse e i sospetti sull’azione di possibili “manine” restano, motivo per cui il primo cittadino ha chiesto al dirigente di sporgere formale denuncia agli organi inquirenti. E a precisa domanda sul perché non sia stato lo stesso sindaco a farlo, anche alla luce delle sue parole radiofoniche, la risposta è semplice: “si è sempre fatto così”.


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