Scossone nel coordinamento locale di Fratelli d’Italia a Priolo. Beniamino Scarinci, esponente della destra siracusana e coordinatore comunale del partito, ha annunciato le proprie dimissioni con una nota durissima in cui denuncia “ipocrisie, mancanza di confronto e gestione personalistica del partito” da parte del gruppo dirigente provinciale. Le sue dimissioni arrivano a poche ore dall’addio di Carlo Auteri, deputato regionale. “Faccio politica da oltre trent’anni – dice Scarinci – e mai avevo provato un disagio così profondo come in questi ultimi due anni. È sufficiente leggere i comunicati stampa pubblicati in queste ore per comprendere l’ambiente che si respira: si parla di mancata comprensione delle regole, di tradimento dei valori, si invocano partecipazione e attivismo. Ma è solo ipocrisia, frutto di un copione scritto per compiacere un uomo solo al comando”.
Il riferimento, nemmeno troppo velato, è al deputato nazionale Luca Cannata, definito come “il Re Sole”, accusato da Scarinci di aver ridotto il partito a uno strumento personale, azzerando ogni confronto interno e pretendendo obbedienza assoluta. “La politica non si può fare rinunciando alle proprie idee e alla propria dignità – prosegue l’ormai ex coordinatore FdI – chi resta dentro per convenienza o per mantenere ruoli istituzionali non ha neppure il coraggio di scrivere ciò che realmente pensa. Chi invece, come i primi due eletti alle comunali di Siracusa, ha lasciato subito il partito, lo ha fatto per difendere la propria libertà e non accettare deleghe in bianco. Chi oggi siede in Consiglio comunale a Siracusa, e parlo di Cavallaro e Romano, lo deve alle scelte di posizionamento fatte da chi aveva visione e umiltà. E ricordo loro che senza i voti dei primi due eletti, la lista non avrebbe conquistato 5 seggi in aula”.
Scarinci respinge poi le accuse legate all’ultimo voto per le elezioni provinciali, sottolineando come “non vi sia stato alcun tradimento della linea politica”, bensì “una mancanza totale di confronto, con un diktat imposto per via mediatica, senza mai convocare un tavolo né interno al partito né con il centrodestra”. Parole dure anche sulla gestione delle candidature: “Tutti sanno che per ottenere un seggio alle Provinciali, poi, bisognava scrivere “Cannata” sulla scheda. È questa la politica che ci viene proposta?”. Scarinci chiude con un atto d’accusa politico: “Il disegno è chiaro: impedire la crescita di chi potrebbe oscurare i raggi del Re Sole. Ma così facendo si sta portando il partito alla sconfitta. È già successo a Siracusa, a Pachino, al Libero Consorzio. E succederà ancora”.
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