Ha aperto i battenti la prima attività imprenditoriale priolese che ha beneficiato della concessione di contributi a fondo perduto, stanziati dal Comune di Priolo Gargallo. E’ andata così a buon fine un’importante iniziativa, promossa dall’attuale Amministrazione comunale, volta a supportare, nei limiti delle risorse disponibili, giovani inoccupati e piccoli imprenditori pronti ad investire il capitale in imprese artigianali e commerciali.
Si chiama “Bottega siciliana” la prima piccola impresa commerciale avviata in quel di Priolo, grazie alla tenacia e alla costanza del suo titolare, il sig. Giuseppe Attardi, e all’indispensabile apporto finanziario pervenuto dall’iniziativa promossa dall’Ente comunale.
“Sono davvero felice – ha dichiarato il sindaco di Priolo Gargallo, Antonello Rizza – di assistere all’apertura in paese della prima attività nata anche grazie al supporto dei finanziamenti messi a disposizione dall’Ente comunale. Attraverso un progetto appositamente studiato per i cittadini priolesi, che intendono investire nell’artigianato e nel commercio, siamo riusciti a dare un sostanziale aiuto a diversi giovani inoccupati del nostro territorio, i quali potranno guardare avanti con maggiore fiducia. La speranza è che anche gli altri concittadini, che hanno sposato il nostro progetto, possano avere la possibilità di avviare, in tempi brevi, altre piccole attività imprenditoriali in paese“.
La “Bottega siciliana”, avviata recentemente a Priolo Gargallo, s’integra bene al nostro territorio, rappresentando perfettamente il richiamo alle origini gastronomiche locali, in quanto promuove solamente prodotti artigianali a “chilometro zero”, derivati cioè da una “filiera corta”, perché provenienti dalla nostra terra sicula e non dalla grande distribuzione mondiale.
Inoltre, l’attività presenta un’ala dedicata ai prodotti casalinghi, nella quale si può trovare una vasta varietà di detersivi “alla spina”, attraverso la quale il cliente può prelevare solamente la quantità che realmente gli necessita, risparmiando sensibilmente in termini economici. L’idea, già abbastanza diffusa nel web e soprattutto nel nord Italia, comincia inevitabilmente ad attecchire anche al centro-sud, in quanto garantisce pure il rispetto dell’ambiente, perchè permette il riciclo dei contenitori di plastica, in cui versare i liquidi da prelevare.
“Ringrazio l’Amministrazione comunale – ha detto il titolare della “Bottega siciliana”, Giuseppe Attardi – che, attraverso questo bando, ci ha garantito ottime agevolazioni, utili ad avviare, in maniera sicuramente più facilitata, un’attività commerciale. Ho partecipato, insieme ad altri piccoli imprenditori locali, al Bando comunale e, dopo aver ricevuto la sovvenzione, sono stato supportato dall’Ente comunale a superare tutte le fasi previste nell’iter burocratico. Credo, dunque, che tale progetto risulti un’ottima soluzione per poter aiutare i cittadini nel realizzare idee imprenditoriali concrete“.
Il Bando comunale, promosso dall’assessore allo Sviluppo economico e alle Attività produttive, Santo Gozzo, e dall’allora assessore all’Artigianato e al Commercio, dott. Luciano Gianni, ha coinvolto diversi cittadini, i quali sono stati inseriti in un’apposita graduatoria, stilata sulla scorta dei punteggi ottenuti. Il Bando è stato pensato per coloro i quali intendono realizzare nuove attività commerciali ed artigianali e che, di fatto, rientrano in tre precise categorie: giovani dai 18 ai 35 anni, donne e fuoriusciti dal mercato del lavoro; questi ultimi fanno riferimento alla fascia d’età compresa tra i 35 ed i 45 anni o a coloro i quali hanno perso il loro posto di lavoro a causa della crisi economica mondiale. L’Amministrazione comunale ha cercato, dunque, di offrire una nuova possibilità a quelle persone che, nonostante risultino inoccupate, abbiano maturato nel tempo capacità professionali tali da essere avviati a nuove attività commerciali o artigianali.
“Sono entusiasta – ha affermato l’assessore alla Politiche del Lavoro, dott.ssa Lia La Duca – che sia nata la prima attività commerciale di un cittadino priolese, grazie al supporto finanziario comunale. La speranza è che, in futuro, si possa disporre di nuovi fondi per supportare altri giovani inoccupati priolesi ad investire le proprie idee in un’attività imprenditoriale concreta ed affidabile”.
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