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Priolo Gargallo, interrogazione sulla riforma regionale degli Ato rifiuti

Nonostante il periodo estivo sia quasi al culmine, continua incessante il lavoro dell’assessore al Territorio, all’Ambiente e all’Ecologia, dott. Luciano Gianni, in sinergia con l’amministrazione comunale priolese, guidata dal sindaco Antonello Rizza. L’ultimo nodo da risolvere a palazzo riguarda la questione relativa alla gestione dei rifiuti che, in base alla riforma regionale degli Ato, legge n. 9 del 2010, trasferirebbe le competenze alla Srr (Società per la regolamentazione dei rifiuti).

Sebbene il Consiglio comunale debba ancora esprimersi circa la reale possibilità di un cambiamento di gestione dei rifiuti, imposto agli Enti comunali dalla Regione, il sindaco Antonello Rizza e l’assessore Luciano Gianni hanno già manifestato le loro perplessità in merito. “Non vogliamo correre il rischio – ha precisato l’assessore Luciano Gianni – di subire la stessa situazione, che si è verificata con gli Ato Idrici, in cui abbiamo assistito impotenti all’avvento del gestore privato dell’acqua, che ha comportato un aumento delle tariffe, ma, di fatto, non ha soddisfatto appieno le aspettative dei comuni, i quali credevano di veder migliorare i servizi erogati.

Per questo motivo, ha continuato l’assessore Gianni, di concerto con il sindaco Rizza, abbiamo deciso che approfondiremo la questione nel corso di una riunione di maggioranza, in cui chiederò anche al presidente del consiglio di convocare un’assemblea dei capigruppo per saggiare le posizioni da loro assunte in merito alla suddetta questione che, a breve, sarà oggetto di discussione di un consiglio comunale ad hoc”.

Bisogna, inoltre, aggiungere che un eventuale subentro della Srr nella gestione dei rifiuti darebbe spazio ad una lunga serie di incertezze circa le prospettive future. Sono, dunque, numerose le interrogazioni che l’assessore Luciano Gianni, di concerto con l’intera Giunta comunale, intende sottoporre ai membri del Consiglio comunale, nella fattispecie: la garanzia che il nuovo gestore assicuri il mantenimento degli standard qualitativi espressi sino ad ora dall’Ato rifiuti nel Comune di Priolo; verificare se gli attuali dipendenti del servizio di nettezza urbana conserveranno il proprio posto lavorativo o meno; assicurarsi che il cambiamento, così come avvenuto con il passaggio al gestore privato dell’acqua, non condurrà ad un aumento tariffario, che cada a scapito della cittadinanza; necessità di porre un freno a tali nuovi scenari imposti dalla Regione, i quali tradiscono il principio di autonomia degli Enti locali; trovare delle soluzioni affinché un Comune virtuoso, quale quello priolese, non paghi costantemente gli errori commessi da quei comuni che non hanno le stesse potenzialità amministrative.
 


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