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Priolo Gargallo, Presentanto il Centro Italiano Femminile

Ha ricevuto il battesimo ufficiale la sezione comunale del C.I.F. di Priolo Gargallo che, nata qualche anno fa e non mai decollata, riparte con un nuovo Direttivo e Presidente, Rosanna Gangi, che è pure Presidente provinciale.

E’ stato presentato sabato, 8 marzo 2014, alle ore 10:30, presso il Residence Palasport di Priolo Gargallo, il Centro Italiano Femminile, un’associazione, costituita da donne, che opera nei settori civili, sociali e culturali per realizzare una democrazia dei diritti umani e della dignità dell’individuo sui principi cristiani, sulla Costituzione e sulle leggi italiane, sulle norme del diritto comunitario internazionale. Il C.I.F., di ispirazione cristiana, nacque nel 1944, per offrire un contributo alla ricostruzione del Paese con una partecipazione democratica, per l’esercizio dei diritti di cittadinanza, per la promozione umana, per la solidarietà, per la costruzione di rapporti di giustizia e di pace.

Il C.I.F. è presente nella Nazione con sezioni comunali, provinciali, regionali e nazionali. L’incontro di presentazione prendeva il titolo “Quel passo in più, ri-generare la vita, coltivare la speranza, il ruolo insostituibile della donna nella famiglia”. L’evento si è articolato con l’apertura, alle ore 10:30, con i saluti di benvenuto; alle ore 10:40, ha introdotto la Past President provinciale, Tanina Motta, con i saluto alle autorità presenti, civili e militari.

La Motta ha posto l’accento sui valori dell’educazione, per il C.I.F., ogni giorno, è l’8 marzo ed ha sollecitato anche la rivalutazione dell’artigianato femminile. Ha parlato di donne che operano insieme agli uomini, di donne che apprezzano la famiglia con un impegno cristiano; ha parlato del recente 29° Congresso elettivo, tenutosi a Roma ed ha concluso così: “Il C.I.F. è nato per vocazione, noi vogliamo sperimentare i passi da fare insieme. C’è un’importante rivista della nostra associazione “Cronache e Opinioni”, dove poter esprimere le proprie idee e pensieri. Ricordo anche che noi siamo sempre intervenute contro la violenza alle donne, ma, ci dobbiamo ancora di più svegliare, abbiamo tanti talenti, dobbiamo lavorare e saperli sfruttare. La prima cellula della società è la famiglia, quindi va educata”. Alle ore 10:50, ha relazionato Rosanna Gangi, Presidente C.I.F. di Priolo Gargallo, parlando dell’associazione a livello storico e di personaggi importanti, come Nilde Iotti che, con la loro presenza, hanno dato lustro all’associazione, in quello spazio di crescita ch’essa vuole divenire, con quel passo in più, con il suo mandato dell’agire concreto, a cominciare dalla famiglia.

Ancora poi i saluti del Consulente ecclesiastico, assente padre Alessandro Genovese, ma, per lui era in sala Padre Vinci; assente anche Santina Plano, Presidente C.I.F. regionale; alle ore 11:00, Carmela Fiorile, Pedagogista Clinica, con la relazione “Per capire per capirsi”; alle ore 11:10, ha parlato l’avv. Maria Luisa Buscemi; poi Maria Luisa Vanacore, Consigliere C.I.F. e Presidente dell’Università delle Tre Età priolese, declamando una poesia sulle donne; alle ore 11:20, Lia La Duca, Consigliere comunale Priolo G., ha relazionato sul servire ed ha parlato della speranza che l’8 marzo possa divenire una festa dell’essere umano; Giuseppina Valenti, Consigliere comunale Priolo, ha spiegato il lavoro condotto dalla commissione comunale da lei presieduta.

Paola Catanzaro, Assessore comune di ‘Priolo Gargallo, ha rivelato di aver da sempre lottato per affermare il diritto alla dignità, quel luogo valoriale, in cui nessuno debba mai prevaricare: “La donna va accettata per il suo valore, dobbiamo essere solidali con noi stesse, avere fiducia nelle nostre possibilità, affermare la nostra diversità di genere come dote, in quanto donne”. Salvina Motta, Presidente comunale C.I.F. di Siracusa, ha declamato una poesia; alle ore 11:50, Antonello Rizza, Sindaco di Priolo G., ha salutato la nascita dell’associazione: “Se si dovrà sempre celebrare l’8 marzo ogni anno, significa che la parità di genere non sarà ancora stata raggiunta”. Alle ore 12:00, l’avv. Sofia Amoddio, Deputato nazionale, ha parlato dell’8 marzo come di un evento della memoria: “Il mio compito è di ricordare a tutte voi le leggi a favore delle donne, nate con il contributo degli uomini. La famiglia è in crisi, come si nota dai media, essa è implosa”.

Una bella mostra di dipinti sul tema delle donne era stata allestita nella sala, ad opera della Pittrice, che esponeva anche le sue belle ceramiche, la grande artista priolese Marisa Leanza; alcune opere pittoriche erano invece della pittrice Floriana Matarazzo, in più ricami ed oggettistica varia ad opera di differenti artiste. Una sezione era stata dedicata alle bellissime borse artigianali della signora Di Benedetto, oltre ad una lunga serie di fotografie in una mostra di scatti ad effetto e poi mimose e frasi a tema in dono ad ogni donna intervenuta.

Nel contesto della celebrazione della festa della donna, e delle celebrazioni per l’apertura del C.I.F. priolese, si è sottolineata l’importanza dell’apporto femminile nella società, sia come forza lavorativa che come formatrice della famiglia, perché questa è la base della società. Donna è sinonimo di intuito, tenerezza, eleganza, amabilità e inevitabilmente maternità, il dono esclusivo di generare la vita. Le donne umanizzano il mondo con la loro intelligenza, la loro capacità di dare amore e con il carisma che le caratterizza. Tutte queste virtù fanno delle donne degli esseri unici, necessari negli spazi lavorativi e insostituibili in quelli familiari. La donna può ri-generare la società sull’orlo del baratro per un’imperante caduta valoriale, decidendo di trascorrere dei momenti dedicati con la famiglia, con il partner, con i figli, vivendoli non come degli impegni qualsiasi, ma, segnati sull’agenda con un evidenziatore dal colore squillante, come se fossero altri appuntamenti lavorativi.

In questo tema di ri-conciliazione della donna con il proprio ruolo, la società deve permettere alle donne di armonizzare la propria natura materna e di svolgere, in modo efficiente, il proprio lavoro fuori casa. Una donna, che lavora in condizioni umane e flessibili, sarà molto più efficiente e impegnata nel lavoro. Se la donna dà ai propri figli un’educazione ricca in valori e virtù, migliorerà tutta la società. Le donne hanno un’importanza decisiva nell’équipe umana di un’organizzazione, perché con il loro istinto raggiungono obiettivi ineguagliabili. La vera realizzazione risiede in quelle donne che amano, si sentono amate e si dedicano pienamente al marito, ai figli e alla società. Oggi più che mai, il mondo ha bisogno della donna. La donna non può, né deve, sprecare i doni che ha ricevuto.

È ingiusto, non solo per lei, ma, per tutta la società, che una donna che ha studiato, che ha una carriera professionale, che conosce varie lingue, che ha un cuore enorme da donare agli altri resti con questi doni nascosti, custoditi e inutilizzati, riempiendo il proprio tempo libero solo in palestra, al bar, nei centri commerciali o nei saloni di bellezza. La società deve operare per la valorizzazione della donna come irrinunciabile risorsa umanitaria, a sostegno della vita attraverso la maternità e la vita di famiglia, a sostegno del progresso attraverso le proprie doti personali e le proprie competenze professionali.

La presenza del C.I.F. a Priolo si deve intendere verso questa direzione, nella possibilità di rilanciare la donna vera, spesso svilita dai mass-media, di rivalutare antichi e mai tramontati ruoli femminili, facendoli convivere con incarichi attuali professionali, sociali o di pubblica utilità. In base ai principi ispiratori del C.I.F. nazionale, il C.I.F. priolese si propone la crescita del paese attraverso l’apporto delle donne, di creare spazi di comunicazione e di confronto per dibattere i temi più significativi, dell’aumento delle discriminazioni e delle marginalità dei più deboli. Il C.I.F. di Priolo G. si prefigge di promuovere il valore della vita, della famiglia, dell’educazione, del sapere, della solidarietà e della promozione della responsabilità personale nelle proprie decisioni, dell’impegno cristiano, che può favorire la creazione di un nuovo umanesimo. Il C.I.F, di Priolo G. può offrire alle donne l’opportunità di una partecipazione attiva per essere protagoniste costruttive di un cambiamento radicale della società civile.

M.L.V


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