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Priolo Gargallo, Promosso un progetto per la prevenzione del disagio giovanile

Educare per prevenire il disagio adolescenziale” è il titolo del progetto rivolto alla prevenzione primaria del disagio, che impera in tutti i settori sociali, in particolare tra i giovani e adolescenti, imprigionati da una dilagante caduta di valori, che sfocia in un profondo nichilismo. Ciò è causato, in particolare, dall’emergere delle nuove dipendenze, quali, ad esempio, internet, play-station, slot-machine, senza trascurare il bere smodato, pratiche che conducono il giovane in un tunnel dal quale è difficile uscire senza un adeguato supporto.

Alla presentazione del progetto hanno preso parte: il sindaco di Priolo Gargallo, Antonello Rizza, il dirigente del Settore relativo alle Politiche sociali, dott.ssa Flora La Iacona, il promotore del suddetto progetto, lo psicologo Francesco Carpano, e l’ex assessore alle Problematiche giovanili, Davide Gennaro, uno tra i primi sostenitori della delicata tematica giovanile.

L’Amministrazione comunale priolese, vicina alle problematiche adolescenziali e ai malesseri giovanili, ha accolto di buon grado la necessità di attenzionare un’emergenza educativa territoriale, volta a gestire e prevenire il disagio dei ragazzi nostrani. Il progetto sarà divulgato agli insegnanti e agli alunni degli istituti scolastici del territorio priolese, nonché ai genitori degli stessi, con l’intento di promuovere un’adeguata relazione didattico-educativa e una rinnovata comunicazione tra scuola e famiglia.

Seguendo tali intenti, le finalità del progetto riguarderanno: la prevenzione delle varie manifestazioni del disagio degli alunni e la riduzione dei fattori di rischio; la sensibilizzazione dei genitori sull’importanza della prevenzione del disagio psicologico; la sensibilizzazione dei docenti sull’importanza dell’educazione alla crescita personale, ai fini della prevenzione del disagio; la creazione di premesse per un’efficace azione educativa integrata tra scuola e famiglia.

Il programma educativo verrà somministrato attraverso tre azioni: sostegno ai docenti; sostegno alla genitorialità attraverso il potenziamento dell’azione educativa; incontri con gruppi di adolescenti. Nella fattispecie, la prima linea d’intervento punterà a prevenire le varie manifestazioni di disagio degli alunni, incrementando la sensibilità educativa. Si punterà, allora, ad attivare un dialogo volto al rispetto dei ruoli, creando le premesse per un’efficace azione educativa integrata tra scuola e famiglia. Il secondo obiettivo riguarderà, invece, la sensibilizzazione dei genitori sull’importanza della prevenzione del disagio psicologico, incrementando, al contempo, la sensibilità educativa.

Infine, la terza azione sarà riferita ad un’esperienza pratica, attraverso appositi incontri con adolescenti impegnati in iniziative sociali del territorio. In tal caso, i partecipanti saranno anche invitati a stilare una sintesi dei lavori, attraverso relazioni ed elaborati. Inoltre, di particolare interesse si rivelerà l’avvio di una rubrica, per mezzo della quale un esperto sarà chiamato a rispondere sul web a quesiti psicopedagogici posti dai destinatari del progetto.

 


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