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Priolo, presentato l’ultimo libro di Roberto Fai

Attorno ai temi del libro e davanti ad un pubblico numeroso e partecipe si è svolto ieri pomeriggio nel salone della Biblioteca del Comune di Priolo il confronto sul libro

Partendo da uno degli episodi più emblematici della “Genesi” – uno dei Libri del “Vecchio Testamento” -, si snoda il saggio di Roberto Fai – già Docente a contratto di filosofia del diritto all’università di Catania e fondatore del Collegio siciliano di Filosofia – , dal titolo “Origine e natura del conflitto”, edito da Apalòs (Siracusa).

Attorno ai temi del libro e davanti ad un pubblico numeroso e partecipe si è svolto ieri pomeriggio nel salone della Biblioteca del Comune di Priolo il confronto sul libro.

Dopo i saluti del Sindaco Pippo Gianni e la presentazione di Carmelo Susinni, la conversazione ha preso il via con una introduzione di Stefano Piazzese, dottorando in studi filosofici all’Universita’ di Messina. Piazzese si è soffermato sull’idea di “conflitto” che Fai ha sviluppato nel suo libro, partendo dallo scontro tra i due gemelli, Giacobbe ed Esaù, che già lottavano dentro il grembo della madre Rebecca.

L’episodio ha grande rilievo nel saggio di Fai, il quale proprio partendo da questa potente allegoria mitico-religiosa – da cui vedrà la nascita l’ebraismo – inscrive il tema del “conflitto” all’origine della civiltà umana. Da questo episodio paradigmatico, l’autore sviluppa il carattere genealogico del “conflitto” che, oltre a segnare lo sviluppo delle comunità umane, contiene un “doppio” significato: positivo e negativo. Positivo perché ogni conflitto può avere un carattere “produttivo” e innovativo di cambiamenti e trasformazioni – sia “interne” al soggetto, che alle forme sociali e comunitarie -, ma anche “negativo”, quando il conflitto assume la forma estrema e violenta della “guerra”.

Lungo una serie di esempi, analogie, episodi storico-politici, l’autore ha così offerto al pubblico partecipante – docenti, giovani, cittadini – una costellazione di temi, vicende storiche e “passaggi epocali”, sino a giungere ai nostri giorni, così drammaticamente segnati da un passaggio epocale che prelude a un cambiamento storico-politico che appare destinato a incidere sulla vita di ciascuno, dal momento che il mondo intero è inscritto in una inevitabile condizione “globale” che lega i destini di ciascuno e delle principali Istituzioni (Stati e Imperi).

Una stagione che mostra la crisi della “sfera politica” mentre l’egemonia del mondo è appannaggio delle altre due “Sfere” decisive: quella “Tecnico-scientifica” – si pensi al ruolo dell’intelligenza artificiale; e poi quella “Economico-finanziaria”.

Entrambe, queste ultime Sfere, decise e controllate da pochi uomini e società e Aziende/Big Tech globali – Amazon, Google, Microsoft, Meta, Apple, Nvidia – che detengono la gran parte della ricchezza globale, mentre nel resto del mondo crescono divari insopportabili per masse sterminate di persone che vivono in condizioni di estrema povertà. Solo se si invertirà questa condizione di diseguaglianze si riuscirà a ricondurre l’idea del “conflitto” dentro un’orbita di carattere “produttivo” di cambiamenti che aprano alla “libertà”.


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