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Priolo: Richiesta convocazione tavolo tecnico per rischio sismico e problematiche ambientali al ministro Clini

Lettera aperta al Ministro Clini, da parte del Comune di Priolo, su rischio sismico cittadina:

“On.le Sig. Ministro,

i recenti fatti di cronaca che hanno interessato lo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto hanno sollevato, ancora un volta, la questione relativa ad un corretto confronto fra il tessuto produttivo locale e il contesto territoriale circostante, anche sul piano ambientale, sanitario e sociale.

Il nostro Comune ha forti similitudini con la realtà tarantina, ancor più aggravata dall’elevato
rischio sismico a cui è soggetto, assieme a tutta la Sicilia orientale. Il nostro territorio, a causa della sua particolare vulnerabilità, è stato dichiarato ai sensi dell’art. 7 della Legge 7 Luglio 1986, n. 349, «area ad elevato rischio di crisi ambientale» e poi classificato ai sensi della Legge 426/98 fra i Siti di Interesse Nazionale, meritevoli di significativi interventi di bonifica ambientale.

Esso, purtroppo, pur facendo parte del più grande polo petrolchimico d’Europa, è oggi conosciuto ai più come il “triangolo della morte” per via degli scempi subìti negli anni, causati dalla massiccia presenza di industrie petrolchimiche e dalla mancanza di coscienza e sensibilità ecologica che negli anni, per un verso hanno consentito ampi sbocchi occupazionali, dall’altro hanno comportato massicce emissioni di sostanze inquinanti caratterizzate da particolari nauseabondi odori e strane colorazioni, sversamento continuo di sostanze inquinanti nelle acque della rada di Augusta, interramento di prodotti e scarti tossici di varia natura, solo in parte scoperti a grande

alimentavano il civico acquedotto (oltre al loro progressivo depauperamento con conseguente abbassamento del livello statico per il pompaggio ininterrotto avviato a servizio degli impianti industriali di raffreddamento), nonché incidenti più o meno frequenti con incendi ed esplosioni di varia entità e gravità.

Nonostante ciò –si Vorrà convenire– anche a causa della particolare crisi occupazionale e di recessione economica che il territorio, assieme all’intera nazione, sta affrontando, non si può correre il rischio di affrontare una ipotetica chiusura degli impianti presenti per fronteggiare i disagi e/o gli eventuali reati di natura ambientale che, in analogia ai recenti fatti di Taranto, dovessero essere acclarati. Ma è pur vero che non si può permettere o giustificare il perseverare di comportamenti che danneggiano la salute dei nostri concittadini.

Per questo si chiede con forza un Suo autorevole e determinato intervento, per aiutare la realtà locale a superare le criticità succintamente evidenziate con la presente, che coniugando opportunamente gli elevati interessi pubblici coinvolti (ambiente, salute, salubrità e sicurezza) con quelli privati del polo industriale, possa consentire il reale miglioramento della situazione ambientale dell’intero territorio, la sicurezza delle infrastrutture produttive, anche sul piano della prevenzione sismica, e il rilancio degli investimenti e dell’economia.

Probabilmente con una Sua visita potrebbe comprendere meglio la gravità di quanto lamentato con la presente, accogliendo la richiesta di avviare un tavolo di concertazione che –con la partecipazione del Prefetto, della deputazione Nazionale e Regionale, dell’Assessore al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, i Sindaci dei comuni di Priolo Gargallo, Augusta e Melilli, le forze sociali e le associazioni ambientaliste locali– possa consentire di pianificare una serie di interventi reali e concreti che contribuiscano a mitigare, o addirittura prevenire, i persistenti problemi e rischi ambientali che interessano il nostro territorio, e, ove possibile, valutare la possibilità di incentivare le aziende e gli enti locali ad investire nel contesto affinché esso ritorni ad essere volano dell’economia reale, pur nel rispetto dell’ambiente, inteso quale ineludibile bene collettivo.

Per le sopracitate motivazioni, con il rispetto e la fiducia che si nutre verso le istituzioni e nella fattispecie per l’importante ruolo che il Suo Ministero ricopre nei confronti di un territorio così martoriato come quello di Priolo, Le chiediamo formalmente di visitare il nostro Comune e di manifestare interesse per le problematiche che lo affliggono, indicendo presso il palazzo municipale, o altra sede ch’Ella vorrà stabilire, il tavolo di concertazione ed approfondimento in oggetto indicato.”


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