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Prospettive Musicali: Roy Nocita è Adrenalina Allo Stato Puro!

Sono appena scappato da casa di Peter Pasquer…
Con la scusa di fare la classica serata Pizza + Film, il traditore aveva prepararato una bella trilogia di Mohsen Makhmalbaf ,famosissimo regista iraniano!!!

Nell’ordine: Il ciclista, Pane e fiore, Il silenzio ( mi risparmiava Viaggio a Kandahar ).
E io, ovviamente subito dopo aver mangiato l’ultimo pezzo di pizza, vado a prendere le sigarette dimenticate in macchina…
Io non fumo ormai da qualche anno, ma questa cosa al nostro eroe deve essergli sfuggita (meno male)…
Direzione Ortigia e mi viene subito in mente che i miei amici QBeta tengono un concerto in Piazzetta…Meno male…la serata è salva !!!
Arrivo nella piazza stracolma di gente e mi metto in un angolino a godermi lo spettacolo, ma soprattutto le “peripezie sonore” del percussionista folle che risponde al nome di Roy Nocita.

Mi sorprende sempre vedere come salta sul palco senza mai perdere una battuta e possibilmente cantando. In altri tempi avrei sospettato sicuramente della provenienza della sua energia, ma ormai lo conosco troppo bene e da troppo tempo e so che…Lui è così!!
Vitalità,energia allo stato puro e creatività a mai finire.
Un concentrato di adrenalina difficile da domare e infatti Peppe Qbeta è l’unico che sa come gestirlo sul palco….

Le due ore del concerto trascorrono divertenti , complici anche i diversi cubalibre che lo accompagnano, e finalmente raggiungo i ragazzi per complimentarmi. Ovviamente Roy, incurante del fatto che è completamente sudato, mi abbraccia e mi usa come asciugamano gigante!!!

Penso: “sempre meglio della trilogia di Pasquer !! “
Quella di Roy è un’amicizia nata in maniera davvero strana…Sapevo chi era , forse come un po’ lo sanno tutti…ma un giorno si presenta in studio dicendo che ha un’idea che vuole farci ascoltare.
Si siede sulla poltrona con la sua chitarra (prima sorpresa) e inizia a cantare un brano in africano con una voce assolutamente incantevole (seconda sorpresa). Dopo aver lasciato di stucco me e i miei soci, ci spiega che questo è un canto popolare di una tribù del Sudan (o Nigeria? Boh).

Era il 2004 e nasceva da li a poco Kuma Ya, che avrebbe fatto ballare un bel po’ di gente in giro per il mondo.
Da allora abbiamo fatto diversi pezzi assieme ma qualche settimana fa si è ripresentato con la stessa chitarrina e si è riseduto nella stessa poltrona e ha lasciato nuovamente di stucco me e i miei soci: doveva farci ascoltare qualcosa….
Questa volta è volato in Brasile e ci ha coinvolti in una Samba dai tratti delicati che noi abbiamo provveduto a rendere un po’ più “dancefloor style”,grazie anche alla supervisione di un famosissimo DJ/Produttore che tutti ricordano dai tempi dei Ti.Pi.Cal, Vincenzo Callea.

Il progetto si chiama Lobo Guarà e Roy si è meritato una bella copertina!!

 

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