Un atto di indirizzo da presentare alla Regione per richiedere la rivisitazione di alcune contraddizioni riscontrate nel Piano Paesistico e ottenere tempi più adeguati per la necessaria analisi Comune per Comune che limiti il conseguente danno socio-economico che questo piano creerebbe se calato, così com’è, sul territorio. La proposta è del Presidente della VI Commissione provinciale ai LLPP e Viabilità Giuseppe Bastante, che richiederà anche un consiglio provinciale urgente per la relativa approvazione dell’atto di indirizzo, proposta che a detta dello stesso Bastante è avallata da più di 15 consiglieri.
“In questa fase preliminare è necessario garantire alle Amministrazioni dei 21 comuni e alla stessa Provincia Regionale la completa e puntuale conoscenza del Piano, per una consapevole e attiva partecipazione alla sua elaborazione, assicurandone il confronto con le programmazioni urbanistiche dei singoli comuni. E’ del tutto evidente – sottolinea Bastante – che i Prg di ciascun comune hanno fin qui governato le scelte dei cittadini, pesando sul trasferimento degli immobili (compravendite), sulla pianificazione di settore (piani di lottizzazione) e sulle iniziative imprenditoriali di singoli e associati, di persone fisiche e giuridiche. A tutti questi soggetti i Piani Regolatori Generali hanno dato certezza del diritto, garantendo agli operatori l’utilizzabilità dei suoli e, in relazione a questa, la fondatezza degli investimenti e la conseguente produzione di lavoro e ricchezza. Scelte consolidate, che sono state fatte nel tempo (da oggi ad alcuni decenni a ritroso) sotto l’ombrello protettivo della programmazione comunale, confortata dal parere della stessa Soprintendenza.”
“Molte, poi, le carenze e le contraddizioni riscontrate, cui – continua Bastante – si deve fare corrispondere un’indispensabile integrazione della documentazione. Alcuni esempi: la documentazione fornita ai Comuni è monca; la cartografia posta a base delle tavole di piano è obsoleta e inattendibile; i Beni paesaggistici, non sono accompagnati dagli atti che ne giustificano l’istituzione; manca una tavola di piano che sovrapponga i regimi normativi alle previsioni urbanistiche dei Piani Regolatori Generali dei singoli comuni. Nessuno vuole fare terrorismo, ma è chiaro a tutti che il danno sarebbe di straordinario impatto”.
Domani mattina, riferisce il consigliere, la VI e la IV commissione provinciale si riuniranno congiuntamente per discutere sull’argomento.
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