Premesso che il Quaderno di Campagna è uno strumento che già tutti gli agricoltori italiani ed europei adottano da anni in forma cartacea per tracciare in maniera trasparenti tutti i trattamenti effettuati su tutte le colture e durante tutte le fasi fenologiche della pianta a garanzia dei consumatori e che la sua regolare tenuta è oggetto, sempre da anni, di un rigoroso controllo da parte delle autorità pubbliche sanitarie. Il 1° gennaio 2026 sarebbe entrato in vigore l’obbligo di tenerlo in forma digitale e con tempi di registrazione assai brevi e stringenti
“Confagricoltura si è battuta e ha ottenuto una proroga di 1 anno – si legge in una nota di Confagricoltura Siracusa – per dare modo alle aziende agricole di adeguarsi con strumenti software, tra l’altro spesso costosi, e per evitare di aggiungere un ulteriore adempimento, oltre ai mille quotidiani di cui già sono gravati, con il timore di non poterlo assolverlo nei temi stringenti dettati dalla normativa e il rischio quindi di subire pesanti sanzioni e compromettere i contratti di vendita della propria produzione alla grande e media distribuzione”.
La proroga al 1° gennaio 2027 del termine entro il quale gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari sono tenuti a registrare i trattamenti colturali con metodi digitali recepisce le richieste di Confagricoltura, che ha fatto pressing a livello nazionale ed europeo, mettendo in luce le difficoltà degli agricoltori ad adempiere ai nuovi obblighi burocratici del cosiddetto “Quaderno di campagna”.
La modifica del Regolamento 2023/564 proposta dalla Commissione UE, che deve essere ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale dell’Unione europea prima di essere recepita dagli Stati membri, avrà conseguenze sul pieno utilizzo del registro informatizzato dei trattamenti agricoli (QdCa).
“Confagricoltura, in una lunga e articolata azione sindacale, si era fatta portavoce delle difficoltà oggettive relative ai nuovi adempimenti informatici, che, oltre ad essere un ulteriore onere burocratico, si scontrano con le difficoltà di copertura internet di molte zone rurali. In questi anni – evidenzia Confagricoltura Siracusa – è aumentata la complessità della burocrazia a carico delle imprese agricole e delle amministrazioni nazionali. Questo rinvio di un anno permette alle aziende di tirare il fiato in attesa che la Commissione europea presenti un ulteriore pacchetto di semplificazione delle norme in materia di agricoltura e alimentazione.”
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni



