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“Quando muore un figlio è un dolore lancinante”: le parole di Deborah Lentini dopo l’incidente sulla Siracusa-Catania

Deborah Lentini condivide il suo dolore dopo la perdita del figlio e la tragedia di Josephine Leotta sulla Siracusa-Catania

“Un dolore indicibile, non c’è più niente, la vita non è più la stessa.” Con queste parole Deborah Lentini, responsabile provinciale dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (AIFVS), esprime il dramma che l’accompagna ogni giorno. Ma prima di tutto, Deborah è una madre che ha perso il figlio a soli 17 anni. Da allora, dedica la sua vita a sensibilizzare i giovani sul rispetto della vita, affinché nessun’altra madre debba provare il dolore che lei ha vissuto.

Eppure, proprio questa mattina, un’altra tragedia: Josephine Leotta ha perso la vita in un incidente stradale sulla Siracusa-Catania. Josephine era una volontaria della Protezione Civile e una studentessa di Architettura. Quella strada la conosceva bene, l’aveva percorsa tante volte, ma oggi per lei non c’è stato scampo: è morta schiacciata nella sua auto tra due mezzi pesanti.

“Io vorrei mandare un abbraccio alla famiglia di Josephine – dice Lentini – perché ciò che sentiamo di più, in questi momenti, sono gli abbracci. Nessuna parola può consolare. È una morte ingiusta, senza giustificazioni, senza spiegazioni. Ed è un dolore lancinante.”

“Chi è genitore può solo lontanamente immaginare cosa si provi, perché non è mai come si pensa – aggiunge – I ragazzi devono tornare a casa. Noi cerchiamo di spiegare loro che ci sono delle regole da rispettare, ma la verità è che lo sanno benissimo. Sono gli adulti che perdono di vista il codice della strada. Siamo sempre di corsa, sempre di fretta, ma non ne vale la pena. Non vale la pena arrivare un minuto prima rischiando la vita.”

Lentini invita a non deresponsabilizzare i conducenti: “Si chiede continuamente più controlli, ma anche se ci fossero pattuglie ogni cento metri, non cambierebbe nulla se non c’è consapevolezza. Il nuovo codice della strada ha introdotto regole più severe, ma purtroppo la gente continua a guidare nello stesso modo. Tuttavia, un segnale positivo è arrivato da Bologna: lì, dopo le polemiche iniziali sul limite di velocità a 30 km/h, in un anno non c’è stata nessuna vittima della strada. Facciamoci una domanda e diamoci una risposta.”

La situazione a Siracusa è preoccupante: “Abbiamo circa tre incidenti al giorno. E le vittime recenti, come Gabriele e la signora Carmela, sono state dimenticate troppo in fretta. Ma le loro famiglie non possono dimenticare. Dobbiamo fare di tutto per evitare altre tragedie, perché perdere qualcuno in un incidente stradale è un dolore che non si può descrivere.”

 

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