Ultime news

Quota di genere al 40% nelle Giunte comunali, Zappulla: “chiediamo di applicare lo statuto e restiamo opposizione a Italia”

Zappulla chiede al primo cittadino di mettere in pratica lo statuto

“Abbiamo bisogno di leggi che facciano da ariete, come questa, per rompere il soffitto di cristallo che ancora oggi in alcuni ambienti esistono e persistono”. Così Sara Zappulla, consigliere comunale del Partito democratico, commenta l’ultima novità per il mondo femminile: la prima commissione dell’Assemblea regionale siciliana ha approvato l’emendamento che garantisce una rappresentanza di genere non inferiore al 40% nelle Giunte comunali siciliane. Unanime il voto alla norma che fissa alla prossima tornata elettorale l’applicazione per i Comuni medio-piccoli (da 3 mila a 15 mila abitanti), mentre per i Comuni più grandi l’obbligo scatterà subito, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge.

“Noi avevamo presentato per ben due volte una mozione sulla democrazia paritaria per chiedere che il Comune di Siracusa facesse una cosa semplice: attuasse il proprio statuto. – ricostruisce Zappulla, ricordando la polemica nata nell’aula di Consiglio comunale – In realtà, a Siracusa siamo persino più avanti rispetto alla normativa regionale e nazionale, perché il nostro statuto parla di equilibrio di genere. Quindi non necessariamente del 40%. Tra l’altro, voglio ricordare che, in questo momento, nella giunta comunale c’è soltanto una donna: Teresa Celesti, assessora all’istruzione. Se nello statuto è già previsto, perché non applicarlo? Ora che abbiamo finalmente ottenuto questo 40%, la lotta non è solo quella di difenderlo, ma anche di sperare che il sindaco Italia ci sorprenda e attui lo statuto”.

Una delle prime politiche di centrodestra a sostenere il principio delle quote rosa è stata la siracusana Stefania Prestigiacomo, esponente di Forza Italia.

“Io ho citato Stefania Prestigiacomo in consiglio comunale proprio per far capire che la democrazia paritaria non è una questione né di destra né di sinistra. Non è ideologica. Anche perché Stefania Prestigiacomo è politicamente molto lontana da me, con una vita in Forza Italia. Ma questo è uno di quei temi su cui bisognerebbe trovare accordi trasversali. Il problema oggi non è tra destra e sinistra, ma nelle logiche con cui i partiti hanno sempre funzionato – continua Zappulla – Le donne devono prendersi spazio all’interno dei partiti e nei luoghi decisionali, indipendentemente da chi sia al governo. Perché la politica è ancora fatta da uomini, per uomini”.

E poi sui ruoli di genere, Zappulla spiega: “Non servono mamme che si sacrificano per tutti: servono padri che condividano equamente le responsabilità domestiche. Bisogna suddividere il peso familiare tra le due figure. E poi, servono più servizi, come gli asili nido aziendali, che in Sicilia restano un miraggio”.

“Le donne in giunta sono pochissime, non solo a Siracusa, ma in tutti i comuni della provincia. – dichiara Zappulla tornando al mondo della politica – Quando diciamo che i partiti devono essere femministi, intendiamo che devono favorire le pari opportunità nell’accesso alle cariche pubbliche. Questo è un cambiamento culturale che riguarda tutti i partiti e tutti i livelli. Quando ho parlato di una classe politica macista, lo rivendico. Perché il machismo è tangibile, da destra a sinistra. Se vogliamo un salto di qualità della politica, serve un cambio di approccio”.

E infine, parlando delle accuse rivolte a Zappulla quando ha parlato di quote rose, ma anche delle prossime elezioni amministrative, la consigliera taglia corto: “Il Partito Democratico è all’opposizione e non partecipa a questa amministrazione. Siamo e restiamo opposizione a questo sindaco”.

Con buona pace del Pd di Siracusa e delle prime mosse di “corteggiamento” politico…

Il Pd tende la mano al sindaco Italia. Gerratana: “apriamo al confronto a Siracusa, attendo una risposta”

Svolta nei rapporti

 


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni