Sanremo Giovani rappresenta chiaramente un’occasione eccezionale, un trampolino di lancio senza eguali dove mettersi in mostra, acquisire visibilità e accedere ad un pubblico vasto e variegato. Lo sa bene Renzo Rubino, cantautore e musicista, che ha partecipato a Sanremo Giovani nel 2013 con il brano “Il postino”: la canzone si è posizionata al terzo posto, aggiudicandosi il Premio della Critica del Festival della canzone italiana “Mia Martini”. Nell’intervista di ExpressVPN, Rubino ha ripercorso alcuni istanti di un’esperienza che gli ha senz’altro cambiato la vita.
L’importanza di Sanremo Giovani per i talenti italiani
Non una mera competizione, quanto piuttosto un momento formativo e di confronto: i partecipanti a Sanremo Giovani, oltre a visibilità mediatica ed esperienza sul palco, hanno l’occasione di stabilire contatti diretti con produttori discografici, addetti ai lavori e altri artisti. Si tratta, dunque, di un momento formativo molto importante. Non è un caso che, in diversi esempi, il concorso abbia portato al successo artisti poi in grado di intraprendere carriere importanti.
Non si tratta dunque di un semplice preludio al Festival vero e proprio, ma di un’autentica opportunità di crescita artistica e professionale. A sottolinearlo è lo stesso Renzo Rubino, che considera la kermesse “un modo potente per far ascoltare la propria musica e un modo sano per fare un percorso lontano dai lustrini di programmi più patinati”: “È importante confrontarsi per poter crescere. Il Festival è una conseguenza”.
Renzo Rubino su Sanremo Giovani: “Partecipare in maniera scanzonata, va vissuto il momento”
Visto l’appeal di Sanremo Giovani, ogni anno centinaia e centinaia di ragazzi cercano di partecipare inviando i propri pezzi alla commissione di selezione. Chiaramente, soltanto una piccola percentuale di fortunati viene scelta per la fase televisiva e, tra questi, un numero ancor più esiguo riesce a conquistare un posto sul palco dell’Ariston. A chi gli chiede cosa suggerirebbe ad un giovane artista che sogna di arrivare al Festival, Rubino risponde: “Io consiglio di non avere fretta. Di pensare a scrivere o produrre belle canzoni, sono quelle che ci definiscono e che rimarranno nel tempo. Bisogna essere pronti quando capita l’opportunità giusta”.
La magia del palco di Sanremo, con il suo fascino e la sua storia, è per i giovani un sogno che si avvera: per questo, Renzo Rubino sottolinea come vivere l’esperienza con gioia e leggerezza possa aiutare gli artisti a dare il meglio di sé, evitando di farsi sopraffare dalle aspettative. “Non dimentichiamoci che è un programma televisivo prima di essere un programma musicale. Auguro a tutti di partecipare almeno una volta nella vita ma di farlo in maniera scanzonata senza aspettarsi nulla. Va vissuto il momento. Ci tengo anche a dire che pur essendo il palco più bello che ci sia in Italia non è l’unico e che si possa essere artisti e vivere di musica anche trovando altri modi. Ma quanto è bello farsi avvolgere dall’orchestra, dal sentire il tuo nome forte e chiaro prima dell’esibizione, del silenzio assoluto che si crea poco prima di iniziare a cantare”.
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