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Restrizioni sulla Catania-Siracusa per i mezzi che trasportano merci pericolose: affondo di Fita Cna e replica di Anas

Anas sull'argomento fa sapere che in questi anni ha svolto una serie di migliorie e che entro l'anno comunicherà tutti gli adempimenti svolti per poter permettere nuovamente la percorrenza ai mezzi che trasportano merci pericolose

Una galleria della Siracusa - Catania

Si può realizzare un’autostrada che collega il Petrolchimico di Augusta e poi vietare l’accesso ai mezzi che trasportano merci pericolose? In Sicilia si può! Da quasi un decennio il transito di queste merci sull’autostrada Catania-Siracusa è interdetto, a causa di un divieto imposto dall’ANAS nell’aprile del 2016”. Lo denuncia in una nota la Cna Fita Sicilia.

In effetti, andando a spulciare sul sito Anas è ancora presente la nota con cui si parla di una limitazione dei mezzi prevista nell’ ambito delle norme di sicurezza sancite per le Reti TEN-T. Da quasi 10 anni, quindi, i veicoli interessati al divieto, provenienti da Messina e Catania, sono costretti a percorrere l’intera Tangenziale Ovest di Catania fino all’innesto con la statale 114 e percorrere la statale in direzione Siracusa fino al km 128,700, per poi immettersi sulla sp 3 in direzione Augusta e, a seguire, sulla statale 193 in direzione Villasmundo fino ad imboccare la SS 114 a quattro corsie.

In direzione inversa, i mezzi interessati al divieto devono uscire al km 131,500, proseguire in direzione Villasmundo utilizzando la rampa di collegamento tra la statale 114 e la statale 193, con immissione sull’Asse di Penetrazione Villasmundo, per poi imboccare il tratto provinciale denominato “Ramo Secco”. Dovranno poi percorrere la statale 114 in direzione Catania fino al km 109,300, e infine immettersi sulla Tangenziale Ovest di Catania.

In sintesi il mancato rispetto delle norme di sicurezza europee previste dal regolamento Reti Ten-T, veniva causato della situazione critica delle gallerie lungo il tratto Augusta-Catania, che veniva compromessa da ripetuti furti di rame e materiale elettrico. Accadimenti che, anche a seguito di interventi di ammodernamento da parte di Anas, non si registrano fortunatamente più.

Ma l’assurdità non finisce qui – dice con forza la Cna Fita Sicilia – il tratto autostradale in questione, lungo circa 15 km, è di vitale importanza perché serve il polo petrolchimico e il porto di Augusta, dove il trasporto di idrocarburi è una necessità quotidiana. Invece di intervenire per garantire la sicurezza e il ripristino delle gallerie, l’Anas ha scelto la via più semplice: deviare il traffico sulla vecchia Strada Statale 114, sia in direzione Catania, sia per Siracusa”.

Ciò che ne consegue è ovviamente una dilatazione dei tempi di consegnai, l’aumento del traffico sulla statale, oltre a un maggiore inquinamento e un grave danno economico per le imprese di trasporto. “Ma non solo – incalza Cna Fita Sicilia -: la SS114 attraversa zone fortemente urbanizzate, risultando molto più insicura e pericolosa rispetto all’autostrada, eppure qui il transito delle merci pericolose è consentito, perché la strada non è soggetta alle normative europee”.

La CNA Fita Sicilia chiede l’immediata riapertura del tratto autostradale ai mezzi che trasportano merci pericolose e il ripristino delle condizioni di sicurezza delle gallerie.

Sull’argomento, Anas, contattata dalla nostra redazione fa sapere che all’epoca della messa in esercizio dell’autostrada, detta autorizzazione fu una scelta obbligata, atteso che non erano praticabili percorsi alternativi. Nel corso del 2016, a seguito di furto di cavi, su impulso della Polizia Stradale di Siracusa, Anas aveva deciso di adottare le misure di limitazioni al transito dei mezzi che trasportano merci pericolose, “tanto più che sulla viabilità statale parallela – scrive Anas in una nota – è stato possibile individuare un valido itinerario alternativo, trovando approvazione da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco competenti per territorio.”

I Lavori di ripristino del funzionamento degli impianti sono stati ultimati e gli esiti – come fa sapere Anas – sono stati comunicati all’Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali), che nel corso del 2022 ha eseguito una visita ispettiva. “Con successive note – dice ancora Anas -, Ansfisa prescriveva ad Anas di procedere con l’aggiornamento dell’analisi di rischio per tutte le gallerie, ovvero provvedendo all’eliminazione dei punti singolari in galleria in corrispondenza delle nicchie SOS e dell’accesso ai by-pass”.

Il gestore del tratto autostradale fa sapere di aver provveduto a dare immediato impulso alle attività necessarie all’adempimento, affidando l’appalto per l’aggiornamento dell’analisi di rischio (ad oggi in condivisione con gli organi di soccorso ed i relativi piani di gestione delle emergenze) ed affidando anche i lavori per l’eliminazione dei punti singolari in galleria, che risultano essere in corso di esecuzione.

Per quanto sopra – conclude la nota di Anas -, tenuto anche conto delle disposizioni emanate dalla Commissione permanente gallerie, con nota del 19/12/2024, ad ultimazione delle opere prescritte, Anas inoltrerà nuova comunicazione di adempimento entro la fine del 2025.”


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