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Richieste di credito in provincia di Siracusa: nel 2021 calo dell’11%

Entrando nel dettaglio, le imprese individuali nel 2021 hanno fatto segnare una contrazione delle richieste del -25,3% contro il -7,5% delle società di capitali. Va però segnalato il contemporaneo aumento dell’importo medio richiesto, che nell’ultimo anno si è attestato a 105.109 Euro

Nell’anno da poco concluso la graduale ripresa dell’economia nazionale ha contribuito a modificare l’atteggiamento delle imprese rispetto al 2020, anno in cui la crisi di liquidità determinata dalla diffusione della pandemia e le misure straordinarie varate dalle istituzioni avevano stimolato le aziende a rivolgersi agli Istituti di credito in modo massiccio per importi più contenuti.

A livello nazionale, il numero delle richieste di credito è diminuito del -14,5% ma il saldo complessivo resta comunque positivo rispetto ai livelli pre-pandemia (+5,9% il confronto con il 2019). Entrando nel dettaglio, le imprese individuali nel 2021 hanno fatto segnare una contrazione delle richieste del -25,3% contro il -7,5% delle società di capitali.

Va però segnalato il contemporaneo aumento dell’importo medio richiesto, che nell’ultimo anno si è attestato a 105.109 Euro (+29,36% rispetto agli 81.256 Euro del 2020) nell’aggregato di società di capitali e ditte individuali. Per le società di capitali il valore mediamente richiesto è risultato pari a 139.846 Euro (+24% rispetto al 2020) a fronte dei 38.464 Euro delle imprese individuali (+27,3%).

È questo il quadro che emerge dall’ultima edizione del Barometro Crif sul credito alle imprese, basato sul patrimonio informativo di Eurisc – il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif.

“L’analisi dell’andamento delle richieste di credito presentate dalle imprese nel corso del 2021 ha visto un progressivo riallineamento sui livelli pre-Covid. Nello specifico, dopo un 2020 in cui le imprese avevano fortemente accentuato la richiesta di finanziamenti per raccogliere le risorse necessarie a compensare il drammatico crollo dei flussi di cassa, avvalendosi anche delle garanzie dello Stato, negli ultimi trimestri la situazione è andata via via normalizandosi  – commenta Maurizio Liuti, Direttore Corporate Communication di Crif.

Per quanto riguarda la Sicilia, dallo studio Crif emerge come nell’anno appena concluso la dinamica risulti in calo, seppur più attenuata rispetto al trend nazionale, con una variazione del numero di finanziamenti richiesti del -10,0% rispetto all’anno precedente.

A livello provinciale, come al livello regionale, le richieste hanno registrato una diminuzione generalizzata, con una flessione meno accentuata a Ragusa, Enna e Trapani, rispettivamente pari a -5,5%, -5,8% e -6,1%, seguite da Catania, con -8,1%. Chiudono la classifica regionale le provincie di Siracusa (-11,1%), Palermo (-11,2%), Caltanissetta (-11.5%), Messina (-13,2%) e Agrigento (-15,9%).

Per quanto riguarda l’importo medio dei finanziamenti richiesti dalle imprese, invece, con  61.933 Euro la Sicilia si colloca ben al di sotto della media nazionale (105.109 €). Questo potrebbe essere determinato sia da una minore tensione delle imprese sul fronte della liquidità, sia dalla tendenza a richiedere importi più contenuti, sia dalla preponderanza di richieste presentate da aziende di piccola e piccolissima dimensione. Il valore più elevato si registra a Trapani, con  71.425 Euro mediamente richiesti, seguita da Ragusa, con 71.279 Euro, Catania, con 68.299 Euro, e da Caltanisetta, con 67.100 Euro. E ancora: Siracusa con 53.638 euro, Enna con 63.848 euro, Messina con 46.070 e Agrigento con 49.597 euro.

Tra le province siciliane, Palermo, con 61.069 euro mediamente richiesti, scivola al 90° posto assoluto nel ranking nazionale.


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