Rimpasto congelato. Almeno per il momento. Ma voci di corridoio parlano di un sindaco, Francesco Italia, particolarmente arrabbiato per le ultime uscite pubbliche. E lo stesso pare stia meditando l’azzeramento di Giunta, ma soprattutto di deleghe. Le ultime uscite del consigliere comunale Matteo Melfi (fatto eleggere al Consiglio provinciale) contro il “pupillo” Enzo Pantano ha disturbato non poco la già scarsa serenità di un primo cittadino per nulla avvezzo ai rimpasti. E a nulla sembra siano servite le parole di Alessandro Spadaro che ha garantito il sostegno a questa Giunta, ancora sperando di entrare a farne parte. Solo che, sempre secondo indiscrezioni, la proposta di Italia al vice Bandiera sarebbe stata quella di rinunciare alla vicesindacatura per dare al gruppo “Ho scelto Siracusa” la seconda casella. E Bandiera avrebbe declinato l’invito. Ma sono solo parole. Nessuna certezza. Come nessuna certezza si ha ormai su questo valzer del rimpasto, avvolto in mille scadenze mai rispettate.
Questa la parte di Sud chiama Nord, ma ci sono altri aspetti da verificare. C’è Fabio Granata che vacilla sempre più, con i soliti rumors da Palazzo Vermexio che parlano di un rapporto ai minimi storici con il sindaco, che ha ricevuto lamentele da altri colleghi della provincia esclusi o marginalizzati nella gestione delle celebrazioni del ventennale Unesco. Ma non è solo questo. Granata è sempre stato un uomo libero, anche di parlare e dire le cose che pensa. A favore e contro chiunque. E alla lunga forse anche questo ha incrinato il rapporto tra i due, che a dire la verità è durato finora molto più di quanto ci si sarebbe potuto aspettare. Poi c’è la questione Andrea Buccheri, che dovrebbe diventare presidente del Consiglio comunale al posto di Alessandro Di Mauro secondo accordi iniziali. Non dovrebbe subentrare in questa fase del rimpasto – se ci sarà – ma nelle ultime settimane le cose sono cambiate. Si era riavvicinato al Partito democratico raffreddando i rapporti con il sindaco Italia, ma le ultime evoluzioni in casa Pd (sempre più spaccato e diviso) avrebbero portato a un riavvicinamento tra le parti. Con buona pace del presidente Di Mauro, che però a quel punto potrebbe entrare a far parte della Giunta.
Poi gli ingressi e le uscite dovrebbero essere orma cosa nota: fuori Celesti, Granata, Consiglio e Gibilisco (anche se ultimamente le sue quotazioni sembrano in ascesa), dentro Casella, Firenze, una donna in quota Zappalà ormai in maggioranza e Imbrò. Con in dubbio un avvicendamento tra Cavarra e Giovanna Porto. Intoccabili Coppa e Pantano. A meno che la rabbia del sindaco non monti, invece di andar via. E allora ci potrebbero essere altre novità. O magari lasciamo passare la stagione estiva e ci si risente a settembre, tanto la corda è già tesa, così come gli animi.
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