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Rischio Sismico nelle Scuole, Vinciullo: “Modo per Sperperare Tre Milioni di Euro e per Mortificare Docenti e Associazioni”

“A quanto si legge dagli organi di stampa, il Dipartimento Regionale della Protezione Civile avrebbe deciso di sperperare circa tre milioni di euro, provenienti dai Fondi Europei di Agenda 2007, per diffondere le conoscenze sui rischi sismico, idrogeologico, vulcanico e degli incendi e i corretti metodi di comportamento e per presentare le offerte di partecipazione alla gara, (ancora da bandire?) ci sarà tempo fino al 17 maggio prossimo, nonostante non risulti che il bando sia stato mai pubblicato sulla GURS, ed inoltre a realizzare il progetto sarà: un’impresa, singola consorziata, che si aggiudicherà la gara, allorché sarà bandita dalla Regione”.

Da queste notizie ha tratto spunto un’interrogazione parlamentare, indirizzata al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale per l’Economia, a firma dell’On. Vinciullo, Vice Presidente della Commissione “Affari Istituzionali”.

“Già, da anni – si legge nell’interrogazione – tutte le Istituzioni Scolastiche siciliane sono impegnate, nel rispetto della loro autonomia didattica, riconosciuta dallo Stato e di conseguenza anche dalla Regione Sicilia, in azioni tese a sviluppare nei giovani, nei docenti, nel personale non docente e nei genitori una coscienza della prevenzione sismica, idrogeologica, vulcanica, degli incendi e nelle zone industriali del rischio legato all’attività delle aziende; in ogni scuola vi è almeno un docente referente di questo progetto educativo che, ora, all’improvviso, dopo anni di assoluto silenzio e di assoluto disinteresse, vorrebbe essere realizzato direttamente dalla Regione Sicilia. Docente che ha partecipato, quasi sempre a sue spese, a convegni, corsi di formazione e seminari: acquisendo capacità e conoscenze specifiche legate alla sicurezza e alle caratteristiche geomorfologiche e antropologiche del territorio dove opera e vive”.

“Un provvedimento del genere – continua Vinciullo – che andrebbe a mortificare tutte queste capacità e conoscenze, deve essere concordato preventivamente con le singole istituzioni scolastiche, operanti sul territorio della Regione Sicilia, per evitare di violare l’autonomia scolastica riconosciuta alle singole istituzioni scolastiche dalla Legge. Il progetto che il Governo Regionale vorrebbe finanziare prevede la formazione di ‘figure di esperti e animatori’, che sono già presenti in ogni istituzione scolastica. In questo modo, oltre a mortificare i docenti referenti per la prevenzione in ogni singolo istituto, si mortificano pure, oltre ai dipendenti dei Comuni e delle Province che da anni seguono i progetti, soprattutto le centinaia di Associazioni di volontari della protezione civile che da anni sono impegnati, con passione e spirito di abnegazione, senza percepire alcun compenso, nell’opera meritoria di coinvolgimento delle scolaresche in progetti di prevenzione dei rischi de quibus”.

“Il progetto educativo del Governo – scrive ancora il deputato nell’atto ispettivo – in modo assurdo e inconcepibile per un Dipartimento Regionale della Protezione Civile, non prevede fra i rischi anche quello industriale, che non occorre ricordare, in Provincia di Siracusa, Caltanissetta e Messina è pari, se non superiore, a quello degli altri rischi elencati dai giornali ed inoltre il provvedimento in questione non è stato concordato con la Sovrintendenza Scolastica Regionale, organo periferico del Ministero della Pubblica Istruzione e referente a livello regionale di tutte le istituzioni scolastiche presenti nel territorio della Regione Sicilia”.

Vinciullo pone nel documento di cui è firmatario una serie di quesiti per conoscere le motivazioni dei seguenti fatti: “i motivi per i quali il Governo Regionale, anziché destinare queste somme alle singole istituzioni scolastiche e alle associazioni regionali di protezione civile, ha deciso di sperperare il pubblico denaro in questa campagna di promozione che si andrebbe a sovrapporre a quella già attuata in ogni singolo istituto scolastico; come pensa di evitare l’insorgere di un naturale contenzioso con gli istituti scolastici che non intenderanno, giustamente, rinunciare alla propria autonomia e non accetteranno l’imposizione di un progetto educativo per gli studenti che nasce dalla mortificazione sistematica del lavoro svolto, con tanta passione e senza alcun compenso, da anni, da centinaia di docenti siciliani e personale non docente; i motivi per quali, in questo progetto educativo, si è voluto scientificamente escludere le associazioni di protezione civile che da anni, a titolo assolutamente gratuito, collaborano con le singole istituzioni scolastiche e con gli Enti Locali, alla realizzazione di progetti educativi sulla sicurezza; se non ritengono, necessario ed indispensabile, ritirare questo provvedimento e destinare queste ingenti somme a tutte quelle istituzioni scolastiche che, di concerto con le Prefetture, le Province ed i Comuni, decideranno di sviluppare ulteriormente i progetti educativi relativi ai rischi de quibus; ed infine come pensano di fare inserire, nei Piani dell’Offerta Formativa delle singole Istituzioni Scolastiche, un progetto educativo che non è stato mai accettato dal Collegio dei docenti, è sicuramente generico, teorico e non tiene in alcun conto delle professionalità acquisite già all’interno dei singoli istituti scolastici e che sono costati anni di sacrifici per i docenti referenti e anni di investimenti per le singole Istituzioni Scolastiche”.


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