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“Rispetto e Disciplina”, Francesco Fazzina e Giuseppe Falchi ci spiegano la Grappling Submission

L'intervista a Falchi e Fazzina

Reduci dall'appuntamento di Sant'Agata Li Battiati i due maestri sono già proiettati verso i prossimi appuntamenti con un'attenzione speciale per i campionati nazionali di Firenze

Rispetto dell’avversario e disciplina sono le parole che Francesco Fazzina e Giuseppe Falchi hanno ripetuto più spesso in occasione dell’intervista ai microfoni di SiracusaNews. Entrambi sono maestri di Grappling Submission, uno sport di contatto che si concentra sul combattimento a terra e sulle tecniche di sottomissione. È una disciplina ibrida che incorpora elementi di varie arti marziali come vari stili di wrestling, judo e jiu-jitsu brasiliano. Il Submission Wrestling è praticato sia come sport competitivo, sia come metodo di allenamento per l’autodifesa e le arti marziali miste.

La loro associazione “I Falchi dello sport” è reduce da 4 ore in occasione dei campionati interregionali di Sant’Agata Li Battiati. “Non mi aspettavo nemmeno io questi risultati – ha detto Fazzina -. Ma prima della gara ho fatto lavorare intensamente i ragazzi perché confidavo nelle loro capacità”. Fazzina viene dall’MMA dopo un primo approccio a Firenze con il calcio storico, mentre Falchi fin da ragazzino ha svolto discipline riconducibili alle arti marziali.

Insieme abbiamo pensato di portare avanti questa disciplina nella palestra Crossfit Siracusa e fin da subito abbiamo avuto un buon feedback – ha detto Falchi -. Questo è uno sport che vuole molto allenamento, forza, resistenza, controllo, ma soprattutto disciplina e rispetto sia per i compagni, sia per gli avversari”.

La particolarità del grappling submission è quella di saper trovare soluzione alle tecniche che l’avversario effettua, sia nella fase in piedi, sia in quella a terra, utilizzando tutte le parti del corpo. Un gioco di leve e contro leve che richiede sempre una grande lucidità mentale.

Proprio per questo alleniamo anche i ragazzi nel controllo della respirazione o nella meditazione – hanno detto i due-. Focalizziamo i nostri atleti che quando si sale sul tatami non si lotta contro l’avversario, ma prima di tutto con se stessi.

Sia Falchi, sia Fazzina convengono sul fatto che questa sia una disciplina alla portata di tutti, perché nasce prima di tutto per l’autodifesa. “La consigliamo soprattutto – proseguono – alle donne e alle forze dell’ordine, perché è uno sport non violento, ma utile per immobilizzare un possibile pericolo”.

Parlando invece dell’aspetto sportivo e archiviata la gara di Sant’Agata Li Battiati, l’attenzione è rivolta ai prossimi appuntamenti che vedranno gli atleti siracusani impegnati in altre tappe interregionali. Anche se Fazzina e Falchi hanno già segnato in rosso la data del 25 maggio, giorno in cui si disputeranno i campionati italiani a Firenze. “Parteciperemo con 3-4 dei nostri ragazzi – concludono -, li alleneremo duramente sia sulla fase difensiva, sia su quella offensiva e faremo tante simulazioni di gara per prepararli al meglio”.

Siracusa, campionati interregionali di Grappling Submission: quattro ori per “I Falchi dello Sport”

A Sant’Agata Li Battiati


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