L’azione di sistema per la cultura della legalità punta l’obiettivo sulla lotta alla mafia.
La scorsa settimana è avvenuto un incontro tra politica e giovani alunni aretusei per affrontare una problematica rappresentativa di una infelice ed imperversante realtà che va contrastata.
“Il 25 e 26 novembre ho partecipato, come relatore – spiega il consigliere comunale Fabio Rodante -, ad un progetto regionale rivolto alle scuole medie inferiori e superiori di Siracusa, e ho sentito il dovere morale di approfondire e promuovere le nuove “Misure di contrasto alla criminalità organizzata”, approvate il 6 novembre scorso dall’Assemblea regionale siciliana.
Una svolta epocale, un’altra rivoluzione legislativa dal tenore simile a quello della legge antimafia regionale n. 20/99, approvata su proposta dell’allora Presidente della commissione antimafia Fabio Granata”.
L’intervento di Rodante è stato limitato all’approfondimento degli aspetti più importanti della normativa citata:
• Il Governo della Regione, da quest’anno, dovrà inserire in tutti i bandi e capitolati per l’affidamento di lavori e per l’acquisto di beni e servizi, le cosiddette clausole “sirena”, che impegnano le società appaltatrici a denunciare qualsiasi tentativo di estorsione (pizzo, usura, ecc…) o di condizionamento, pena la rescissione automatica del contratto.
• L’innovativa esclusione dalle gare di appalto di tutte le società che, seppur vittime del racket e dell’usura, non abbiano denunciato alle Forze dell’ordine i propri estortori.
• Il rimborso degli oneri fiscali per cinque periodi di imposta agli imprenditori che denunciano richieste di estorsioni.
• L’obbligo della Regione Sicilia di costituirsi parte civile in tutti i processi di mafia che saranno celebrati entro i confini regionali.
• La corsia preferenziale nell’assegnazione di aree consortili e artigianali, per tutte quelle aziende che abbiano subito danni agli immobili in seguito ad attentati.
• I laboratori antimafia a scuola, che ben si sposano con l’istituita Giornata della legalità e della memoria delle vittime delle mafie, che si celebrerà il 21 marzo di ogni anno.
“Una pagina importante della lotta alle mafie – conclude Rodante – è stata scritta in Sicilia, un esempio di dignità e di responsabilità istituzionale di cui ogni siciliano sentiva il bisogno”.
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