“Il Giardino di Villa Reimann pronto a rinascere”. Così titolavano i giornali esattamente due anni fa riportando un accordo per la riqualificazione del Giardino Botanico di Villa Reimann, partendo dall’antico Roseto, tra il Comune di Siracusa e la Federfiori che, a titolo gratuito, per tre anni si sarebbe dovuta occupare materialmente delle piante e della loro salute. Di seguito il botta e risposta tra l’associazione e l’ex presidente di Federfiori.
“Purtroppo dopo le parole di soddisfazione e le foto di rito non vi è stata la pur minima azione a difesa del Roseto storico impiantato dalla Reimann lungo il viale di ingresso della Villa che è andato completamente distrutto – dice il presidente dell’associazione Christiane Reimann Marcello Lo Iacono – Non è servita la nostra lettera del 9 novembre 2023 inviata anche all’Assessore On.le Fabio Granata, artefice di quell’accordo, con cui segnalavamo la parziale distruzione del Roseto che languiva in una condizione prossima all’estinzione, inviandogli un video esplicativo di quanto sostenevamo. Non è servita neanche la PEC del 25 febbraio 2024 inviata personalmente al Dirigente delle Politiche Culturali, Avv. Giacomo Cascio, con cui lo informavamo del forte degrado cui era sottoposto il Roseto storico di Villa Reimann. Non è bastato neanche l’invio di una nota personale del 13 giugno 2024 all’Ing. Marcello Di Martino, Dirigente del Verde Pubblico, per informarlo che la ditta di manutenzione del verde subentrata nell’appalto non aveva provveduto neanche ad un minimo di innaffiamento causando la morte delle ultime piante di rose. Non è servita neanche una ulteriore lettera del 13 ottobre 2024 all’Avv. Giacomo Cascio con cui lo informavamo che la Federfiori era andata via da Villa Reimann senza effettuare alcun intervento di cura del Roseto che nel frattempo era scomparso. Non è bastata infine una ulteriore lettera del 21 novembre 2024 inviata all’Assessore alla Cultura On.le Fabio Granata con cui chiedevamo di intervenire sui Responsabili per le azioni necessarie al ripristino del Roseto. Un silenzio assordante, come suol dirsi, in cui tutti gli attori si sono girati dall’altro lato mentre il Roseto si è dissolto. Per tali motivi l’Associazione Christiane Reimann appellandosi all’art 10 del testamento della Reimann ove recita che ”la medesima testatrice dispone e costituisce la facoltà per ogni cittadino di Siracusa di considerarsi legittimato a chiedere avanti le competenti autorità Giudiziarie e Amministrative che sia osservato l’adempimento di tutte le obbligazioni indicate nel presente testamento”, ritiene di esperire un ulteriore tentativo di risoluzione della problematica e per tale motivo richiede ai destinatari un incisivo ed autorevole intervento per i provvedimenti del caso e per ripristinare quanto colpevolmente è andato distrutto”.
Pronta la replica dell’ex presidente Federfiori Confcommercio, Giuseppe Palazzolo, che chiarisce in sintesi come la manutenzione non fosse prevista nell’accordo e di aver segnalato al Comune la problematica sull’impianto idrico, di aver acquistato le piante per il ripristino in inverno e che, a fine estate, è stata richiesta del comune di rescissione dell’accordo. In sostanza, il sindacato fioristi non solo non si assume alcuna responsabilità ma ricorda come le piante furono acquistate ma non impiantate a causa dell’impianto idrico carente. “L’accordo – spiega – venne stipulato a febbraio 2023, a novembre dello stesso anno siamo decaduti come organi di Confcommercio ma abbiamo continuato a lavorare attraverso il commissario. Non abbiamo mai avuto il contratto di manutenzione, che nel frattempo è stato appaltato, e abbiamo sempre considerato insufficiente l’impianto di irrigazione. Infine, abbiamo riconsegnato tutto a ottobre perché l’immobile è stato destinato alla facoltà di infermieristica”.
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