Riceviamo da S.O.S Siracusa e pubblichiamo:
“Stamane (giovedì scorso n.d.r.) sono ripartiti i lavori per la costruzione dei due palazzi sulla Balza Acradina.
Dopo il blocco dei lavori del palazzo adiacente ai ritrovamenti archeologici di cui tutta l’area è ricca, questa mattina sono partiti i lavori del progetto della dita Riili che intende realizzare un palazzo proprio sopra quella che è una latomia del periodo ellenistico così come confermato dai recenti sopralluoghi degli esperti della Soprintendenza di Siracusa.
Oltre allo sconcerto delle migliaia di cittadini che salendo per la panoramica della cittadella dello sport, già immaginano la loro vista occlusa da questi nascenti mostri di cemento armato alti 15mt, numerosi sono a nostro avviso i lati oscuri della vicenda.
Come si è appreso dai giornali infatti, mentre il progetto della ditta Bastante ha già ottenuto tutte le concessioni del caso ma rimane bloccato da una indagine della Procura atta a verificarne la fattibilità, vista la delicatezza dell’area in questione, quello del vicino Ing. Riili non sembra avere avuto ancora i permessi per costruire.
Il condizionale è d’obbligo visto che con una semplice DIA, oggi sono stati fatti partire i lavori di sbancamento dell’area, senza che difatti nessuno abbia avuto notizie certe dagli uffici dell’Urbanistica, sull’effettivo rilascio della concessione edilizia, compresa la Soprintendenza, che fino a questa mattina non era ancora in possesso della stessa.
La cosa che ci chiediamo e che fa riflettere chi come noi, da liberi cittadini assiste all’ennesimo attacco al cuore della città è come sia possibile realizzare due palazzi in piena area archeologica, sopra delle latomie greche e come possa essere aggirato un vincolo paesaggistico che comprende tutta l’area della Balza Acradina, approvato dalla Regione Sicilia già nel lontano 1999?
Crediamo sia assurdo che in una zona che va dalla Balza Acradina fino alla vicina Via Tisia, il vincolo paesaggistico, tutt’oggi in vigore, impedisca di fatto l’apposizione di una semplice insegna a bandiera in piena zona commerciale, e di contro si dia spazio all’edificazione di due palazzi di 5 e 3 piani ciascuno.
Da anni siamo ormai abituati agli assurdi in una città dove sono sempre i più piccoli a dover pagare per gli scempi dei più grandi, degli “imprenditori”…di coloro che hanno deciso di appropriarsi della città che un tempo era dei Siracusani e che ognuno di noi dovrebbe avere la forza di rivendicare!!!
SOS SIRACUSA”
AGGIORNAMENTI
Sul cantiere della Balza akradina l’avvocato Di Giovanni ha chiesto al Presidente della Commissione Urbanistica,convocata venerdì sul ppo,di convocare urgentemente il dirigente ing.Calafiore per avere chiarimenti sul nuovo cantiere, per la costruzione di alcune palazzine,sulla balza Akradina(zona da proteggere per le direttive Unesco e per il PP paesistico in itinere e divenuta “zona B”(edificabile) grazie al PRG di Bufardeci) per il quale ieri sono stati avviati i lavori,ed in particolare come gli stessi fossero stati avviati in presenza di un parere negativo della Sopraintendenza ai BB.CC.AA. ed in mancanza di concessione edilizia,e ,se fosse vero che, nell’inerzia della Amministrazione comunale si fosse maturato il silenzio “assenso”, e quali iniziative avesse adottato l’Amministrazione per fermare i lavori ed in ogni caso per annullare la concessione assentita col “silenzio.
L’incontro con la Commissione dell’Ing.Calafiore non si è potuto svolgere, essendosi quest’ultimo allontanato per altri impegni. Lo stesso dirigente,incontrato poi nell’androne degli uffici,ha detto, a DiGiovanni ed al Presidente Sorbello,di avere già predisposto una nota che farà avere anche alla Commissione e, comunque,eventualmente di avere “30 giorni per la procedura di annullamento” della concessione assentita(sic!).
Di Giovanni ha dichiarato che, mentre non si possono, ancora una volta, non denunciare le “perle” sciagurate del PRG voluto dalla maggioranza di Bufardeci e sottolineare l’urgenza dell’adozione del Piano Paesistico da parte della Regione per fermare tanta barbarie, in attesa di leggere la nota del Dirigente,appare veramente singolare l’atteggiamento dell’Amministrazione che, seguendo un copione consolidato, sembra,per i dati oggi conosciuti, avere sposato solo la causa dello” sviluppo del cemento”, incurante di ogni valore storico ed ambientale del territorio.
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