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Sanità Regione Sicilia: I Tagli Dei Posti Letto Preoccupano Siracusa

Un decreto in ambito sanitario ha scosso gli animi siciliani, con delle novità tutt’altro che positive.
“Indirizzi e criteri per il riordino, la rifunzionalizzazione e la riconversione della rete ospedaliera e territoriale regionale. Procedure e modalità di controllo gestionale”, così si chiama il provvedimento che vede incrementare il numero di posti letto cancellati, rispetto al piano di riforma sanitaria illustrato a dicembre all’Ars.

E come tutte le città dell’isola, anche Siracusa subirà un forte taglio: da 855 posti letto si passerebbe a 750, 105 in meno degli attuali.
Troppi ricoveri inappropriati negli ospedali siciliani. Per questo è necessaria una riprogettazione organizzativa sanitaria e assistenziale che privilegi l’osservazione breve, il day service, le prestazioni ambulatoriali, l’accorpamento delle unità operative duplicate e la sperimentazione di nuove modalità di ricovero (ospedale per intensità di cure e week hospital). Questo vorrà dire che oltre 70 mila ricoveri ordinari “saranno convertiti: oltre 20 mila in degenze diurne – precisa il decreto – e circa 50 mila in prestazioni ambulatoriali”.


“Sono convinto che per la provincia di Siracusa – spiega il vicepresidente della Regione, Titti Bufardeci -, anche per le particolari condizioni del territorio su cui insistono parecchi siti industriali, la dotazione di 825 posti letto, così come previsto dalla proposta del mese di marzo, sia un dato congruo e ragionevole. Un buon compromesso tra gli attuali 855 posti e i 750 previsti dal decreto.
Bufardeci è impegnato a far si che “nel rispetto delle direttive di rigore ed efficienza introdotte dall’amministrazione regionale – soggiunge -, non si operi una mera riduzione percentuale dei posti letto, ma si valuti nello specifico il contesto della realtà siracusana, alla luce dei dati epidemiologici e degli assetti industriali presenti sul territorio”.

Intanto, il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, i consiglieri della zona sud Rosario Di Lorenzo, Corrado Calvo e Salvo Andolina hanno partecipato ieri pomeriggio alla riunione indetta con urgenza dal sindaco di Noto presso il palazzo Municipale, in seguito al decreto con cui l’assessore regionale alla Sanità ha decurtato, già a partire dal prossimo primo settembre, i posti letto pubblici della Provincia aretusea, con gravi conseguenze per il livello di assistenza sanitaria che si profilano in tutta la Provincia e soprattutto nella zona sud.


“Al termine della riunione – dichiara il presidente Mangiafico – abbiamo apprezzato da parte di tutti i partecipanti la volontà di difendere il diritto alla cura e alla salute della nostra Provincia da parte di tutti, guardando alla propria appartenenza territoriale ancor più che a quella di partito. Ci auguriamo, da parte di tutti i deputati regionali, che alle parole seguano i fatti, nei confronti di un governo che con questo decreto, e in relazione alle altre province della Sicilia, non garantisce un adeguato livello di assistenza, determinando un rapporto di posti letto per numero di abitanti di molto al di sotto di altre province e certamente molto lontano dal requisito minimo di 3 per mille. Abbiamo condiviso tutti che questo decreto va ritirato e modificato e che la richiesta di 825 posti letto non rappresentava la base di una trattativa ma la linea del Piave per una dignitosa difesa della sanità pubblica siracusana. Anche il Consiglio provinciale farà la sua parte per sostenere le ragioni della comunità siracusana”.
 


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