“Oltre un mese, se non cinque settimane e più, per attendere l’esito di esami istologici nell’Azienda sanitaria di Siracusa, quando non dovrebbero trascorrere più di 10 giorni. Il Servizio di Anatomia Patologica allocato presso l’ospedale Umberto I di Siracusa continua a fallire il suo obiettivo, alimentando condizioni di rischio per la salute della popolazione assistita, in special modo quella dei pazienti oncologici”.
Lo dice Roberto De Benedictis, vicepresidente del gruppo PD all’ARS e membro della commissione Sanità.
“Già nove mesi fa avevamo denunciato ritardi inammissibili ma dopo molte chiacchiere e qualche miglioramento la situazione è tornata quella di prima, come possiamo documentare. A questo punto chiedo che la dirigenza dell’Azienda intervenga una volta per tutte per tappare questo buco nero. Anche perché ha investito fior di quattrini per rendere efficiente la struttura ed ha il dovere di pretendere che essa eroghi un servizio adeguato. È inconcepibile infatti – continua il deputato regionale PD – che tali ritardi si abbiano a fronte di un organico di ben sei medici, sette tecnici di laboratorio, un infermiere e un amministrativo, 15 persone in tutto, a cui si aggiungerebbero due ausiliari tecnici! Senza considerare le attrezzature di cui è stata dotata, come lo stesso Direttore Generale aveva dichiarato nove mesi fa nell’assicurare che tutto si sarebbe presto normalizzato. L’unica cosa sicura che questi sforzi hanno invece prodotto è un costo enorme per l’Azienda sanitaria, sproporzionato rispetto a quello che la vecchia ASL 8 sosteneva, con esclusione degli esami provenienti dall’Umberto I, con risultati da tutti apprezzati”.
“Se nove mesi fa poteva valere la scusa del rodaggio – conclude De Benedictis – ora tutto questo non si può più tollerare e l’Azienda ha il dovere di affrontare il problema alla sua radice”.
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