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Sanità: Troppi Deficit A Siracusa, Approvati Due Odg In Consiglio Comunale

Un dibattito ampio, quello di ieri sera in consiglio comunale, per evidenziare le tante pecche di un sistema dei servizi sanitari non proprio all’altezza delle esigenze della popolazione. “È una questione troppo importante, dalla quale dipende il futuro nostro e dei nostri figli – ha commentato il presidente Edy Bandiera – e sulla quale il consiglio comunale dovrà vigilare. Torneremo ad occuparci della sanità, anche sotto altri aspetti, perché il confronto non può ritenersi concluso con la riunione di stasera”.

Si è concluso con l’approvazione all’unanimità di due ordini del giorno, la seduta convocata per discutere lo stato della sanità a Siracusa.
I documenti sono stati illustrati da Giancarlo Garozzo e Domenico Richiusa; nel primo si chiede al sindaco, Roberto Visentin, la convocazione di un tavolo tecnico con la partecipazione dell’assessore regionale; nel secondo si impegna il sindaco a trovare una soluzione per integrare il finanziamento pubblico già concesso per la costruzione del nuovo ospedale.
Inoltre, sulla questione sono stati consegnati tre documenti: uno del Tribunale dei diritti del malato; uno dell’Associazione famigliari delle vittime della strada; uno degli Amici di Beppe Grillo.
Ai lavori anno partecipato il sindaco e gli assessori Mauro Basile, Rosario Fortuna, Concetto La Bianca, Ferdinando Messina e Francesco Sgarlata.


La riunione è stata aperta dalla formalizzazione delle dimissioni di Franco Greco, che ha letto un discorso di commiato, e la sostituzione con Giovanni Moncada, che seguirà il solco tracciato da Greco per un impegno autonomo dal condizionamento dei partiti.

Due minuti di silenzio hanno interrotto la seduta per due valide motivazioni: il primo, su richiesta di Paolo Romano, in ricordo delle vittime della foibe; il secondo, su richiesta di Riccardo De Benedictis, che ha comunicato all’aula la morte di Eluana Englaro.

Il dibattito sulla sanità è stato aperto da Giancarlo Garozzo con cinque criticità: il servizio di emodinamica funzionante solo per mezza giornata; la mancanza di apparecchiatura per la risonanza magnetica nelle strutture pubbliche; l’assenza di un servizio di radioterapia per i malati oncologici; i ritardi nell’apertura dell’hospice; i tagli alle guardie mediche.

Preoccupazione in consiglio, poi, per i ritardi circa il nuovo ospedale e per i tagli alla sanità previsti dalla Regione con il cosiddetto piano di rientro – per cui si è ritenuto opportuno chiedere al sindaco di convocare un tavolo tecnico con l’assessore Russo, con la deputazione e gli assessori regionali siracusani, con i vertici delle aziende sanitaria ed ospedaliera e con i rappresentanti dei medici – e per la mancanza di un centro prenotazioni e le difficoltà per raggiungere gli uffici sanitari della Pizzuta.

Sulla tanto discussa vicenda dell’hospice, c’è stato chi si è detto più incline a puntare sull’assistenza domiciliare dei malati terminali ricorrendo alle associazioni di volontariato.

Altre criticità del settore sono state individuate nella mancanza di un servizio di angioplastica d’urgenza aperto 24 ore al giorno, nell’assenza di defibrillatori automatici e nell’esclusione dei medici siracusani da posti di responsabilità nelle strutture pubbliche locali.

Fabio Rodante ha puntato il dito contro i tagli che l’assessorato regionale vuole imporre alla provincia di Siracusa, critica questa condivisa anche da Alfredo Romeo: “L’assessore Russo – ha detto – deve venire qui a motivare i tagli al settore pubblico e alla convezioni con i privati, visto che proprio Siracusa è stata la più virtuosa in Sicilia nella gestione finanziaria”.

Nel dibattito c’è stato spazio anche per la Consulta comunale femminile, che attraverso la sua presidente, Maria Mazzeo, ha parlato di “indifferenza” rispetto all’aumento dei tumori in città e ha invitato l’amministrazione comunale a lavorare assieme per la creazione di un centro di radioterapia oncologica.

Dalla seduta è emersa l’idea che tutti devono avvertire il dovere di trovare le risorse per la sanità a Siracusa per evitare che si sia costretti a partire per prestazioni che altrove sono ordinaria amministrazione. “Ho la sensazione – ha detto Salvo Cavarra al riguardo – che a Siracusa ci si voglia accontentare dell’esistente per paura che ci venga tolta qualcosa”.

“Sulla soluzione dei problemi che sono stati sollevati – ha detto Visentin il consiglio comunale non può che trovare in me un alleato. Già da tempo sono impegnato per la soluzione di molti punti, ma dobbiamo essere consapevoli che ci troviamo in una condizione di carenza di fondi”.
Visentin ha poi affrontato la questione delle polveri sottili con le sue gravi conseguenze sulla salute, invitando l’assise ad approfittare della riunione del G8 Ambiente. “Sarà importante – ha spiegato – disporre presto del Pum e del Put, anche se l’inquinamento atmosferico è causato pure da fattori diversi dai gas di scarico delle auto. Allora, approfittiamo del G8 per stilare un documento condiviso in cui diciamo con chiarezza cosa vogliamo per costruire il nostro futuro”.


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