“La decisione di procedere con anticipo alla fermata programmata dell’impianto cracking presso il sito Versalis di Priolo, a partire dal 1 luglio, rappresenta un passaggio tecnico delicato all’interno di un più ampio percorso di trasformazione del polo industriale, verso una nuova sostenibilità ambientale.” A dirlo è Filippo Scerra, parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle dopo la sottoscrizione del verbale tra Versalis e le parti sindacali interne, a proposito della fermata degli impianti e l’avvio del programma di riconversione annunciato mesi addietro da Eni.
Per l’esponente pentastellato la scelta di Versalis, guardando al contesto globale caratterizzato da grande instabilità, comporterebbe dei rischi non indifferenti di indipendenza strategica del sistema industriale italiano relativamente alla chimica di base, ma allo stesso tempo questo tipo di intervento può rappresentare l’inizio concreto di un processo di riconversione che punta a rendere le produzioni più sostenibili sul piano ambientale, economico e tecnologico.
“In questo contesto – prosegue Scerra -, se la paventata accelerazione delle autorizzazioni per i nuovi progetti corrispondesse a verità, indicherebbe la volontà di ENI di rispettare gli impegni: ma su questo è giusto vigilare, ed è quello che faremo affinché non ci siano tempi morti e sia garantita una totale garanzia occupazionale“.
Come da accordi, le attività di fermata dovranno essere gestite con continuità operativa e pieno coinvolgimento del personale, diretto e indotto, garantendo la tutela dell’occupazione e la valorizzazione delle professionalità già presenti nel sito. “La sfida della transizione industriale è complessa – ancora il parlamentare del M5S -, ma può diventare un’opportunità concreta di rilancio per il territorio, se affrontata con responsabilità e visione. In questa fase di cambiamento di un tassello importante del complesso industriale, sarà fondamentale monitorare e garantire la sostenibilità produttiva dell’intero sito. Continuerò a seguire con attenzione questo percorso, promuovendo e accogliendo soluzioni condivise e capaci di coniugare innovazione, sostenibilità e giustizia sociale, e, se del caso – conclude Scerra – convocando nuovamente tutti i soggetti che giocano un ruolo importante per la definizione di un programma di sviluppo economico e e di transizione ecologica del nostro sistema produttivo”.
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