Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Pachino, al termine di pregressa attività d’indagine, è riuscita a scoprire, all’interno di un’abitazione privata, reperti di notevole interesse archeologico e storico.
La scoperta di 6 anfore ancora integre e 3 colli d’anfora, è scaturita a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata d’iniziativa nella residenza di un pescatore di Portopalo di C.P., il quale teneva bene in mostra i reperti.
Una grande anfora, ancora intatta, alta oltre un metro, era tenuta in piedi da un basamento di ferro che ne esaltava la particolare caratteristica venutasi a creare, considerato che la provenienza è sicuramente da siti archeologici subacquei, poiché risulta ricoperta da incrostazioni marine.
Tali particolari anfore erano utilizzate nel periodo greco e romano (III e I secolo A.C.) per il trasporto di derrate alimentari, quali vino, olio, cereali, farina ecc.. Il naufragio di qualche antico veliero, che navigava nelle acque del “mare nostrum”, ha consentito che arrivassero ai tempi di oggi, ancora intatte, considerato che sono trascorsi oltre duemila anni.
Discreto è anche lo stato di conservazione dei colli d’anfora acromi di varie dimensioni, facenti parte di anfore e/o vasi, anch’essi di interesse archeologico. Il detentore dei reperti è stato denunziato, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Siracusa, per violazione al Decreto Legislativo 42/2004.
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