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Scuolabus a rischio, Ast in difficoltà e studenti a piedi. Dopo Augusta, difficoltà anche a Floridia

Il ritorno a scuola rischia di trasformarsi in un incubo per i pendolari

Il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, aveva lanciato l’allarme due giorni fa: “Da mesi i sindaci dei comuni del Siracusano, e siciliani in generale, sono in attesa di risposte chiare su come garantire il trasporto agli studenti – aveva detto  – i vertici provinciali dell’Ast continuano a navigare a vista, risultando assenti nel servizio e creando enormi disagi alle comunità locali” evidenziando la recente comunicazione esclusivamente telefonica nei confronti dei sindaci, informati dell’assenza di autobus disponibili solo poche ore prima.

Sono passate appena 48 ore da quella denuncia pubblica, ed ecco le lamentele dei sindaci. Prima Augusta: “Ad oggi non abbiamo comunicazioni ufficiali da Ast, se questo servizio lo vuole fare o no – ha dichiarato Peppe Di Mare -. Ha l’obbligo di farlo, se  non lo farà mercoledì mi recherò dai carabinieri  a fare denuncia contro questo carrozzone  inutile, che è ancora tenuto in vita dalla Regione. Ognuno si assume le sue responsabilità, prevedo disagi per gli alunni perché non so  cosa succederà. È una pagina vergognosa e indecorosa, non rispondono alle nostre mail perché come ogni anno mandiamo e chiediamo che il servizio venga svolto, non ci vengono date comunicazioni per telefono, ho già avvisato gli assessori e i deputati regionali di riferimento. 

Ieri il sindaco di Floridia: “sul servizio di trasporto per gli alunni pendolari purtroppo non arrivano notizie rassicuranti da Palermo – le parole Marco Carianni -. Pare che abbiano dato priorità ai Comuni senza istituti superiori. Per domani, quindi, il servizio non sarà garantito. Speriamo bene per la settimana prossima”

Dello stesso avviso Sebastiano Zappulla, segretario provinciale Sinistra Italiana: “le studentesse e gli studenti pendolari siciliani, di molti comuni dell’isola, non potranno usufruire, già dal primo giorno di scuola, del servizio di trasporto pubblico. I comuni ricchi potranno attingere alle casse comunali e affidare il servizio di trasporto alle ditte private. I comuni con i bilanci in rosso no. Anche quest’anno quindi, com’è avvenuto l’anno scorso e quelli prima, avremo studentesse e studenti di serie a e di serie b. Appena qualche settimana fa i muri delle nostre città erano tappezzati dei manifesti dei deputati regionali di maggioranza e opposizione che si vantavano dei contributi che gli stessi erano riusciti a garantire – in occasione di una deliberazione di contributi a pioggia – alle loro rispettive comunità per sagre, associazioni e chiese. Ci aspettiamo di vedere affissi lo stesso numero di manifesti, degli stessi deputati regionali di maggioranza e opposizione, per chiedere scusa ai ragazzi e alle ragazze siciliane per averli privati del servizio di trasporto pubblico e alle loro famiglie per averle costrette a sopperire con loro fondi ad un servizio negato dalla incapacità della politica siciliana”.

Insomma, il ritorno a scuola rischia di trasformarsi in un incubo per gli studenti pendolari. La carenza di autobus e le difficoltà finanziarie dell’Ast mettono a repentaglio il servizio, soprattutto nelle tratte extraurbane e circa 6-7 mila alunni in Sicilia potrebbero trovarsi sprovvisti di un mezzo per raggiungere la scuola. I sindaci dei comuni interessati chiedono soluzioni immediate e alcuni hanno già contattato aziende private per garantire il servizio, ma la maggior parte dei comuni, in difficoltà finanziarie, non può permettersi costi extra.


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