Folklore e musica a Melilli con la festa di San Sebastiano e San Michele, tra religione e concerti. Tanti concerti: da Gabbani a Bandabardò e Rosa Chemical, da Anna Tatangelo ad Alfa. In attesa dell’estate melillese che vedrà Clementino tra i protagonisti.
Poi i progetti in vista con il Centro commerciale naturale che verrà, che prevede aiuti per nuove attività e una crescita demografica ed economica non indifferente. Agevolazioni che consisteranno anche in un 50% di finanziamento o rimborso sulle spese per le nuove attività, sull’aiuto nella progettualità, sul la scontistica nell’uso del suolo pubblico e altro che sarà inserito nel regolamento in fase di studio. Perché così Melilli, da Comune industriale, può continuare a crescere dal punto di vista turistico e culturale, confermando l’incremento demografico. Tra i pochi a poter vantarne in Sicilia.
Ma con il sindaco e deputato regionale Giuseppe Carta, ospite ai microfoni di SiracusaNews, c’è stato anche il tempo di parlare di politica regionale, di termovalorizzatori, di rapporti con gli altri sindaci e con altri partiti, primo fra tutti Fratelli d’Italia, e di teatro Greco vietato ai concerti. Su quest’ultimo passaggio ha chiesto al collega di Siracusa, Francesco Italia, di fissare un incontro con il presidente Schifani per avere chiarimenti in merito sulle responsabilità per aver perso una stagione concertistica importante come quella dello scorso anno.
Sul versante rifiuti, il primo cittadino ha detto stop a nuove discariche o all’ampliamento delle esistenti (in linea con quanto già affermato dai colleghi di Lentini e Francofonte) puntando dritto sul termovalorizzatore, anche alle porte di Catania. Facendo mea culpa – inteso come classe politica – nel non essere riuscito a spiegare ad amministratori locale e interlocutori le potenzialità di un’infrastruttura da intendere come risorsa e non come problema.
Difficoltà evidenti nella comunicazione delle difficoltà al Governo nazionale dei problemi riguardanti la siccità e l’emergenza incendi, che ha portato all’esclusione della provincia di Siracusa tra i ristori. Nessuno dei sindaci del Siracusano ha firmato ordinanze dando indicazioni verbali e quindi questo ha portato a dare un’impressione diversa rispetto a quello che è stato. Servirebbe allinearsi al modus operandi del resto d’Italia, non una cosa impossibile. E sulla carenza idrica, il parlamentare Ars ha ricordato che la zona industriale consuma tanta acqua quanto le città di Catania e Palermo insieme e che forse si dovrebbe pensare alla desalinizzazione della risorsa prelevata dal mare o trovando risorse parallele a quelle potabili.
Chiosa politica sui rapporti nel centrodestra e con Fratelli d’Italia dopo l’ingresso del consigliere Saraceno in FdI a Melilli, pur restando all’opposizione. Carta chiederà una verifica in Giunta a Sortino, Augusta e Lentini, dopo le elezioni europee, soprattutto se la Saraceno non affermerà il proprio riposizionamento in maggioranza. Ma il senso, più generale, delle parole del parlamentare Ars arrivano alla fine: “per avere un grande centrodestra serve una grande capacità di coinvolgimento, dobbiamo sederci attorno a un tavolo dopo le Europee e fare questa analisi. Altrimenti il centrodestra è destinato a scomparire in provincia di Siracusa”.
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