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“Servizio Asacom negato a un alunno con diversa abilità per la partecipazione alla marcia dei diritti dei bambini”: la denuncia di un lettore

"Il Comune di Siracusa con un documento a firma di un dirigente di settore, giudica “tardiva” la richiesta di un genitore che chiede la presenza dell’Asacom per suo figlio con sindrome di Down disabile gravissimo"

Riceviamo e pubblichiamo una nota del lettore Antonio Gallitto, in merito al diniego del Comune di Siracusa, del servizio Asacom a un alunno con diversa abilità per la partecipazione alla marcia dei diritti dei bambini.

“Il Comune di Siracusa, preclude la partecipazione alla marcia dei diritti dei bambini, a bambini e bambine con diversa abilità che hanno bisogno dell’Asacom. Parte con il piede sbagliato la manifestazione che dovrebbe vedere protagonisti i diritti di tutti i bambini del mondo, senza distinzione alcuna di etnia, sesso, ceto sociale, diversa abilità e tanto altro ancora. Il gran giorno è arrivato. l puzzle inizia a ricomporsi e prende forma. Dalla richiesta di partecipazione dei Comuni ai GLO-gruppi di lavoro operativi per l’inclusione- convocati dai dirigenti scolastici, al rischio reale che non si realizzi
l’inclusione scolastica per gli alunni con diversa abilità. Denominatore comune il Comune (scusate il bisticcio di parole) di Siracusa. Procediamo per ordine. Succede che alla marcia dei diritti dei bambini, organizzata da Siracusa Città educativa con alcune scuole e associazioni del territorio siracusano, c’è il rischio concreto che non possano partecipare bambini e bambine con diversa abilità che oltre all’insegnante di sostegno hanno bisogno dell’Asacom –assistente all’autonomia e alla comunicazione.

Perché, qualcuno si chiederà? E poi, proprio la marcia dei diritti dei bambini? Il Comune di Siracusa con un documento a firma di un dirigente di settore, giudica “tardiva” la richiesta di un genitore, il sottoscritto, inviata attraverso Pec il 16 novembre (a cui si è avuta risposta tramite PEC il 17 novembre cioè il giorno dopo) che chiede la presenza dell’Asacom per suo figlio con sindrome di Down disabile gravissimo, ovvero art. 3 comma 3 legge 104/92 oltreché DI 26 settembre 2016. La marcia dei diritti doveva svolgersi il 20 novembre u.s. ma è stata spostata il 23 novembre p.v. Nella nota trasmessa dall’ufficio competente al genitore, si legge testualmente che “La tardività della richiesta, non ci consente di attivare il procedimento per le verifiche necessarie (quali?, ndr) e per stabilire le eventuali modalità di erogazione in sicurezza (??) della prestazione richiesta, ed acquisire quindi l’accettazione da parte dell’operatore”.

Come fa ad essere tardiva una richiesta ricevuta con 4 giorni di anticipo rispetto all’evento che è stato poi spostato di altri 3 giorni? Cosa si intende per erogazione in sicurezza? Stiamo forse facendo la marcia dei diritti su una parete di free climbing? Ma c’è di più. Il Comune di Siracusa ha recepito, con una delibera ufficiale nel 2012, la Convenzione Onu sui diritti delle persone con diversa abilità. Ad esempio, all’art. 5 di detta Convenzione, si parla di uguaglianza e non discriminazione delle persone con diversa abilità e al comma 2 si parla di protezione giuridica contro ogni discriminazione qualunque ne sia il fondamento. L’art. 8 comma 2b, invece, evidenzia di” promuovere a tutti i livelli del sistema educativo, includendo specialmente tutti i minori, sin dalla più tenera età, un atteggiamento di rispetto per i diritti delle persone con disabilità”.

Per finire si cita la parte iniziale dell’art. 24 nella quale si specifica che: “Gli Stati Parti riconoscono il diritto all’istruzione delle persone con disabilità. Allo scopo di realizzare tale diritto senza discriminazioni e su base di pari opportunità, gli Stati Parti garantiscono un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli ed un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita, finalizzati: (a) al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità umana.

In ultimo, basta leggere la Convenzione internazionale dell’Infanzia e dell’adolescenza, per rendersi conto dell’assurdità e della contraddizione in termini che viene esplicitata nella nota del dirigente di settore. Quale diritto umano si rispetta se si parla esclusivamente di non sforare i budget di spesa? Quale equità si potrà mai realizzare se i parametri sono meramente economici? Che senso ha la partecipazione a una marcia dei diritti dei bambini quando i diritti degli stessi con diversa abilità sono violati?”

L’ufficio Istruzione contesta fermamente quanto denunciato segnalando che la tardività dell’istanza non consentiva di attivare il procedimento complesso previsto da Regolamento Comunale, ma comunque riconoscendo che il servizio era garantito e, quindi retribuito, nel limite delle ore già autorizzate. Oggi l’Ufficio, venuto a conoscenza dello spostamento della marcia a giovedì 23 novembre, “ha provveduto prontamente, con propria pec, inoltrata alle 11:42 anche al Sig. Gallitto, ha comunicato, la copertura finanziaria necessaria – le parole della dirigente Delfina Voria – ulteriore rispetto a quella curriculare già prevista, all’operatore per l’attività di assistenza durante tutto l’evento. Tale riconoscimento non è mai avvenuta in passato. Ciò a riprova della sensibilità, tempestività e attenzione dell’Ufficio che si è fatto carico anche di compulsare le altre parti interessate (Istituzione scolastica e Cooperativa sociale erogatrice del servizio) investite di specifiche competenze nell’ambito del procedimento autorizzatorio£.


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