L’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, è stato rinviato a giudizio nell’ambito di un’inchiesta per l’affidamento del servizio idrico a Siracusa. Il Gup del Tribunale aretuseo ha disposto il processo con l’accusa di induzione indebita anche per l’ex ingegnere capo del Comune, Natale Borgione, e due ingegneri, Enrico Jansiti e Pucci La Torre, tecnici della Siam, la società che attualmente gestisce il servizio idrico.
Secondo gli inquirenti, avrebbe favorito la società idrica, subentrata alla vecchia, Sai 8, travolta da uno scandalo giudiziario per bancarotta. “Sono fiducioso di poter dimostrare la mia estraneità alle accuse in sede dibattimentale, l’ultimo procedimento che mi è rimasto ancora da affrontare durante la mia esperienza da sindaco – ha detto Garozzo -. Esperienza coincisa con lo scoppio, ricordo, del Sistema Siracusa e dell’aggressione alla città. Durante tutto l’arco della mia sindacatura ho lavorato sempre nel pieno rispetto delle regole e nell’esclusiva ricerca del bene comune, trovando la migliore soluzione possibile per risolvere una problematica delicata come quella del servizio idrico. Su questa vicenda ho già incassato un’assoluzione e sono fiducioso che anche questo procedimento possa avere lo stesso esito. Non ho mai effettuato alcuna pressione ma anzi lo sono stato io quando da un giorno all’altro la città si è vista riconsegnare gli impianti da Sai 8 (che ricordiamo dov’è finita e come) dovendosi sobbarcare in via straordinaria la gestione di un servizio delicato come quello idrico. Ogni mia decisione successiva è stata presa in accordo con la Prefettura, consentendo quindi agli uffici di predisporre il bando, e in seguito ho solo cercato di garantire l’acqua ai siracusani”.
La prima udienza in Corte d’Assise è fissata per l’1 giugno del 2023.
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