Dal 18 al 24 novembre, in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, evento internazionale promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Comitato Dante Alighieri di Siracusa ha deciso di celebrare la ricchezza della dieta mediterranea con un focus particolare sulla “cucina delle radici”, con l’intento di esplorare il legame tra salute e tradizione. Il tema, “Dieta mediterranea e cucina delle radici: salute e tradizione”, ha guidato una serie di eventi che hanno saputo unire cultura, gastronomia e consapevolezza ambientale.
E cosa c’è di meglio, per onorare il tema di quest’anno, se non immergersi nei boschi e riscoprire ciò che la natura ci offre? È proprio quello che ha fatto un gruppo di soci, guidati dall’esperto naturalista ed etnoantropologo Paolino Uccello. La sua esperienza e la sua passione hanno portato i partecipanti in un viaggio nella Valle dell’Anapo, alla scoperta delle erbe spontanee che, per secoli, sono state alla base dell’alimentazione delle comunità locali.
Durante l’escursione, Paolino Uccello ha illustrato l’uso delle piante commestibili, raccolte e consumate anche durante il percorso, raccontando la storia e le tradizioni legate a ognuna di esse. È stata un’occasione per recuperare la memoria di antichi saperi, evidenziando come molte di queste erbe possano ancora oggi rappresentare una preziosa risorsa alimentare, purché si conoscano e si sappiano apprezzare.
Dopo l’escursione nella Valle dell’Anapo, i partecipanti hanno condiviso un pranzo preparato con ingredienti a km0 presso il Museo del Tempo a Canicattini Bagni, in linea con l’idea di una cucina naturale e sostenibile. Tra i piatti serviti, spiccavano le stesse erbe appena riconosciute durante la passeggiata nel bosco, unendo così la teoria alla pratica in modo gustoso e coinvolgente.
Tra i piatti proposti, Macco di fave, polpette di riso, frittata con il finocchietto selvatico, insalata di erbe spontanee tra cui valerianella, ombelico di venere, per terminare con il bianco mangiare.
La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo ha saputo celebrare non solo i piatti tradizionali, ma anche l’importanza di una cucina che sappia coniugare autenticità e innovazione. L’obiettivo è promuovere una gastronomia meno elaborata, più rispettosa della natura e della stagionalità degli ingredienti.
Questa edizione ha avuto il merito di riportare al centro la cucina rurale siciliana, fatta di pochi e semplici ingredienti, ma ricca di sapori e significati. La natura, in quest’occasione, si è fatta maestra, mostrando quanto sia possibile tornare a nutrirsi di ciò che la terra offre spontaneamente, senza rinunciare al gusto e alla qualità.
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