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Siccità e servizio idrico, sanità e politica, feste, tradizione e folklore: la chiacchierata con il sindaco di Palazzolo Acreide

Siracusa non è stata tenuta in considerazione dalla Regione sul versante siccità e il primo cittadino chiede di correggere il provvedimento inserendo la provincia e pensando alle difficoltà del settore vitivinicolo, agrumicolo e zootecnico

Siccità e servizio idrico, sanità e politica, feste, tradizione e folklore. La chiacchierata con il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo, ha toccato diversi punti con al centro le difficoltà e le peculiarità del territorio ibleo e della provincia di Siracusa.

Sul tema siccità, il Consiglio dei ministri peraltro ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia, come richiesto nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, per una durata di 12 mesi, stanziando i primi 20 milioni di euro, con la possibilità di incrementare le risorse in tempi brevi già nel corso dell’attuazione dei primi interventi. Ma Siracusa non è stata tenuta in considerazione e il primo cittadino chiede di correggere il provvedimento inserendo la provincia e pensando alle difficoltà del settore vitivinicolo, agrumicolo e zootecnico. Dalla siccità all’acqua e al servizio idrico… Gallo è stato tra i principali oppositori all’appalto misto pubblico ma adesso si dice praticamente rassegnato, con i Comuni praticamente spalle al muro a causa delle difficoltà finanziarie, così come accade per l’igiene urbana.

Il sindaco si scalda un po’ quando parla di sanità: rivendica la sua battaglia durante la precedente legislatura per spostare la sede del nuovo ospedale dalla Pizzuta di primo livello alla Strada per Floridia, di secondo livello. Adesso però è soddisfatto perché il nuovo direttore generale Alessandro Caltagirone ha aperto una fase di dialogo con i sindaci per discutere della futura rete ospedaliera, il commissario Monteforte Specchi ha rassicurato tutti sull’iter procedurale e sui fondi sul nuovo ospedale, nel frattempo i lavori sulla casa di comunità a Palazzolo inizieranno a breve.

Tanta l’attesa sulle feste estive (partnership tra pubblico e privati), religiose (San Paolo e San Sebastiano), culturali (rappresentazioni classiche dei giovani) e una serie di gemellaggi e collaborazioni con Corinto o La Valletta, perché Palazzolo possa vivere e far vivere il territorio. Ultimo appunto sull’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”: il collega di Canicattini, Paolo Amenta, aveva sottolineato di aver sistemato i conti ma di dover decidere che cosa fare. I problemi di bilancio sono stati risolti ma per il sindaco Gallo il problema è anche una mancata considerazione nei confronti delle Unioni dei Comuni, magari appaltando e finanziando un unico corpo dei Vigili urbani o di Protezione civile comunitaria, ma oggi “non c’è una legislazione favorevole, ed è un peccato dissolverla per le nostre difficoltà economiche invece di risparmiare con l’aiuto della Regione. E in queste condizioni potremo andare avanti ma solo a stento”.


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