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Siracusa, 49 milioni per rinnovare la rete idrica a Siracusa e l’ipotesi fotovoltaico per contrastare il caro energia

La Dam, società madre della Siam ha annunciato oggi una serie di ipotesi per migliorare la qualità del servizio idrico a Siracusa, puntando forte a una collaborazione tra pubblico e privato

Una rete idrica vetusta, il rincaro dell’energia e una serie di contratti dal 2014 a oggi – tutti di breve durata- che non hanno mai garantito la possibilità di investimenti di ampio respiro. Un quadro tutt’altro che roseo ma che di fatto non fa perdere il sorriso alla Dam, società “madre” della Siam. Dopo l’incontro di ieri a palazzo Vermexio con il sindaco di Siracusa, i vertici della società spagnola, Juan Godoy (presidente della Dam), Juan Ignacio Garcia (Direttore generale) e Martin Estrella (direttore amministrativo), hanno voluto incontrare la stampa per spiegare le criticità fin qui riscontrate nel servizio e le intenzioni per il prossimo futuro.

La Siam stando ai dati relativi al 2021 fornisce 47.936 utenze, fornendo circa 195 litri per abitante ogni giorno. Il tutto a fronte di una rete idrica che, come ha specificato Godoy, ha sulle spalle circa 50 anni e quindi necessita di un ammodernamento che van ben oltre i 1.532 interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria svolti lo scorso anno (5 al giorno di media). “Abbiamo affrontato ieri con il sindaco – ha spiegato Godoy – il discorso della vetustà degli impianti visto che la rete idrica ha un’età media di circa 60 anni e una dispersione molto elevata. Fatto che inoltre comporta un enorme consumo di energia sia per quanto riguarda il pompaggio dell’acqua alle utenze, sia per la depurazione.”

Numeri monstre che sono stati snocciolati durante la conferenza: nel solo 2021 la Siam ha consumato 29.700.000 KWh con una spesa di 4,6milioni di euro. Una cifra che si impenna a dismisura nell’anno in corso a causa del caro energia, visto che secondo una prima proiezione aziendale le bollette elettriche della Siam a fine anno potrebbero sfiorare se non superare gli 11,5 milioni. Quasi il triplo rispetto all’anno precedente. Anche per questo i vertici della Dam durante l’incontro a Palazzo Vermexio hanno prospettato l’ipotesi di affidarsi alla produzione di energia attraverso pannelli fotovoltaici.

Ma per farlo – ha specificato Godoy – è necessaria una intesa tra pubblico e privato”. Un “modus operandi” già messo in piedi nell’ultimo periodo per cercare di intercettare fondi europei o ministeriali per mettere mano alla rete idrica. La Siam ha infatti presentato – attraverso il Comune – 9 progetti per un totale di 48 milioni di euro, che si aggiungono ad altri due presentati proprio dal Vermexio. “Speriamo di trovare un bel regalo sotto l’albero di Natale”, ha detto speranzoso Giuseppe Marotta, specificando come entro fine anno si saprà se e quali progetti potranno essere ammessi a finanziamento.

Si è ovviamente parlato dei recenti rincari in bolletta, ma anche in questo caso è stato Marotta a spiegare come la tariffazione sia stata dettata dall’Arera e che l’aumento non supererà il 5% rispetto all’anno precedente. Anche in questo caso, per cercare di abbattere i costi di Siam e il conseguente ribaltamento in bolletta, la Dam ha prospettato un paio di idee soprattutto per quanto riguarda la depurazione: la prima è quella di riutilizzare le acque depurate per uso agricolo, mentre i fanghi potrebbero essere portati in impianti appositi per la produzione di biogas (cosa che la Dam da tempo fa in Spagna).


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