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Siracusa, addio Ast. Pronto il progetto e la gara per il Tpl: sarà una nuova gestione biennale

L'amministrazione ha scelto di avviare la procedura di affidamento diretto con il criterio dell’offerta con maggior aumento dei chilometri attraverso la piattaforma Sitas

Il Comune di Siracusa è pronto a voltare pagina salutando Ast e procede spedito. È stato approvato ieri il progetto per la concessione della gestione del servizio di Trasporto pubblico locale per 2 anni (2023 e 2024) presentato dalla Tau Engineering. Nel frattempo sono stati nominati Responsabile unico del procedimento e Direttore dell’esecuzione del contratto e predisposta e approvata la relazione tecnica (con tanto di linee, circolari, durata dei percorsi, orari e rete urbana e predisposto lo schema di contratto). Alcuni operatori economici del settore autotrasporti hanno anche manifestato la propria disponibilità a sostituire l’Ast e, forte dell’interessamento della concorrenza, l’amministrazione ha scelto di avviare la procedura di affidamento diretto con il criterio dell’offerta con maggior aumento dei chilometri attraverso la piattaforma Sitas.

Il valore del servizio in concessione è determinato in 5.635.948 euro incluso Iva per l’intera durata del contratto di cui 4.274.878 euro relativi alle compensazioni economiche degli obblighi di servizio (l’importo è comprensivo delle compensazioni per le agevolazioni tariffarie degli obblighi di servizio) e 1.361.068 euro circa comprensivo dell’Iva relativi ai ricavi da traffico derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio e della valorizzazione commerciale. L’assessorato regionale delle Infrastrutture e della trasferisce annualmente le somme necessarie per il trasporto pubblico locale a Siracusa e, per il 2022 ha trasferito 2.137.439,27 euro incluso iva al 10% per 920.131,08 km.

Si parla da anni di una sostituzione dell’Ast nel Tpl siracusano ma non si è mai trovato il coraggio di farlo. Ci si è dovuti rimboccare le maniche in emergenza (tipicità tutta italiana) da quando l’Ast, in crisi, ha comunicato ai sindaci della provincia di Siracusa di voler cessare il servizio di trasporto pubblico dall’1 marzo a causa di un’esposizione debitoria da 70 milioni di euro a fronte di 25 milioni di crediti vantati dall’amministrazione regionale. Da qui la scelta del governatore Schifani di non ricapitalizzare e di procedere con la liquidazione e del parlamentare regionale Carlo Auteri di salvaguardare i livelli occupazionali.

A questo punto non resta che attendere la gara, conoscere i partecipanti e accogliere il nuovo gestore. In tempi brevissimi. Eppure in testa riecheggia un detto: “Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova”.


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