“In un momento di difficoltà finanziarie per gli enti locali abbiamo cercato di conciliare esigenze diverse ma con lo sguardo attento al sociale e a chi si trova in difficoltà. Ci avviciniamo alla festa di santa Lucia e al Natale ed è nostro desiderio dare un po’ di sollievo ai nostri concittadini, anche creando la giusta atmosfera in città. Mi è sembrato giusto, poi, sostenere apertamente l’emendamento presentato dall’opposizione attraverso la consigliera Castelluccio. Martedì scorso abbiamo ricordato, anche in Comune, le donne vittime della violenza e abbiamo voluto lanciare un segnale concreto aiutando la casa rifugio che, ci auguriamo, possa continuare ad operare in piena efficienza”. Sono le parole del sindaco Roberto Visentin in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale.
Dopo cinque ore di lavori, i provvedimenti approvati sono stati quelli riguardanti l’assestamento di bilancio e il piano triennale delle opere pubbliche. L’assise, presieduta da Edy Bandiera, ha votata la manovra correttiva a maggioranza e dopo avere accolto alcuni emendamenti, uno dei quali comporta uno spostamento di somme da una serie di capitoli ad altri per un totale di 622 mila 200 euro; l’unico emendamento dell’opposizione ad avere avuto il via libera riguarda un contributo di 10 mila euro per la casa rifugio delle donne vittime di violenza. Rilevante anche un emendamento al piano delle opere pubbliche che prevede investimenti per 16 milioni e mezzo di euro sul fronte dell’impiantistica sportiva. I lavori sono stati interamente seguiti dal sindaco, Roberto Visentin, e da un folto gruppo di assessori.
Il dibattito è stato aperto dalla relazione del ragioniere generale, Giorgio Giannì, che ha sottolineato il valore prevalentemente tecnico della manovra di assestamento. Gli spostamenti maggiori hanno riguardato la spesa per interessi sui mutui (“dovuti alla variazione dei tassi per la crisi finanziaria”) e sulle anticipazioni di tesoreria alle quali si è fatto ricorso per ritardi nella riscossione di alcune entrate, e poi la spesa per maggiori costi per consumi elettrici e carburante.
Due importanti variazioni sono, poi, un saldo di un obbligo contrattuale con la Sogeas da 476 mila euro; la restituzione di indennità agli amministratori per tagli sui costi della politica che non sono stati recepiti dalla Regione, pari a 580 mila euro, 347 dei quali però, sono stati girati ad altri fini con il maxi emendamento da 622 mila euro. Giannì ha concluso la sua relazione chiedendo ai consiglieri di approfittare del dibattito in aula per gettare le basi in vista del bilancio di previsione 2009.
Altri emendamenti approvati a maggioranza spostano somme per gli straordinari dei segretari di commissione, per attrezzature ed arredi per i gruppi consiliari, per la manutenzione dei pulmini elettrici. Poi, sono state previste quattro nuove voci di bilancio per somme in arrivo dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione in materia di attvità sociali e, soprattutto, per 9 milioni di euro di interventi sulle coste stanziati dal ministero dell’Ambiente.
Tutti bocciati gli emendamenti dell’opposizione ad eccezione di quello da 10 mila euro sulla casa rifugio per le donne vittime della violenza. I soldi sono stati prelevati dal fondo di riserva ed è stato lo stesso sindaco Visentin, con un intervento, a chiedere al Consiglio di approvare il provvedimento all’unanimità.
Il voto finale della variazioni di bilancio ha fatto registrare 25 sì e 9 no.
L’assise ha poi approvato quattro emendamenti, due dei quali proposti dalla commissione Urbanistica, illustrati dal presidente Salvo Sorbello, e relativi alla realizzazione del manto in alcune strade di Epipoli e ad una maxi progettazione per l’impiantistica sportiva per 16 milioni e mezzo di euro. Quest’ultimo era stato proposto dall’assessore Alessandro Spadaro e fatto proprio dalla commissione. Gli altri due emendamenti approvati riguardano la previsione di aprire ai privati sugli impianti sportivi attraverso i project financing, proposto da Franco Formica, e gli interventi sulle coste da finanziare con i 9 milioni stanziati dal ministero per l’ambiente.
Il piano triennale della opere pubbliche è passato ad ampissima maggioranza.
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