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Siracusa, al via nove nuove isole ecologiche operative h24: miglioramenti per la raccolta differenziata

Sarà possibile conferire anche rifiuti Raee di piccole dimensioni (ad esempio: ferro da stiro e cellulari), oltre alle frazioni classiche come carta, tetrapak, piccoli cartoni, plastica e piccole frazioni di secco indifferenziato

Siracusa si prepara a chiudere l’anno con un’importante novità per la raccolta differenziata: nove nuove isole ecologiche intelligenti saranno operative in città. Disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, queste strutture consentiranno ai cittadini di conferire i rifiuti differenziati in modo pratico e automatizzato, grazie a un sistema che riconosce l’utenza Tari e ne abilita l’accesso. Si partirà domani con l’installazione della prima isola ecologica in via Italia 103.

Qui tutti gli utenti – muniti di codice fiscale già iscritto al registro Tari – a prescindere dal calendario di conferimento dei rifiuti, potranno recarsi nella struttura automatizzata e conferire in modo semplice la frazione ben differenziata. Sarà possibile conferire anche rifiuti Raee di piccole dimensioni (ad esempio: ferro da stiro e cellulari), oltre alle frazioni classiche come carta, tetrapak, piccoli cartoni, plastica e piccole frazioni di secco indifferenziato.

Le isole ecologiche, di colore blu e caratterizzate dall’immagine della statua di Archimede che campeggia sul rivellino del ponte Umbertino con la scritta “Siracusa sei tu!”, saranno dislocate in diversi punti strategici del territorio. Due unità verranno posizionate nel parcheggio di via Augusta, una in via Tessitore, una davanti all’Istituto Agrario e una nei pressi degli uffici del settore Mobilità e Trasporti. Inoltre, una ciascuna sarà destinata alle frazioni di Cassibile, nei pressi dello stadio Tuccitto, e Belvedere, presso il parco di via Salvo d’Acquisto. Tutte le isole saranno operative entro 15 giorni e dotate di videosorveglianza per garantire la sicurezza e un corretto utilizzo.

Questi nuovi impianti, finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per un totale di 443mila euro, rientrano in un più ampio piano di ammodernamento del sistema di gestione dei rifiuti urbani. L’amministrazione ha anche precisato, sempre in tema di rifiuti, che per gennaio è prevista l’apertura del centro comunale di raccolta (Ccr) di Cassibile, che dovrebbe fare il paio con i nuovi Ccr – sempre finanziati dal Pnrr – che dovrebbero nascere alla Pizzuta, in via Sturzo e in via Lauricella.

Con questa iniziativa, il Comune punta a migliorare ulteriormente la qualità del servizio di raccolta differenziata, cercando di aumentare anche la quantità di rifiuti differenziati (al momento ferma al 50%), in attesa che, sempre a partire dal 2025 prenda il via il sistema di raccolta “puntuale” dei rifiuti, già attivo in fase sperimentale a Cassibile.

In questa maniera – ha detto il sindaco Italia – offriamo una ulteriore soluzione per conferire i rifiuti differenziati facendolo in maniera più agevole, impiegando meno tempo rispetto ai Ccr e senza rinunciare ai vantaggi. Incrementare il livello di differenziata significa abbassare la percentuale di indifferenziata, abbattendo i costi del conferimento in discarica e riducendo il fenomeno degli abbandoni illeciti che sporcano la città creando a tutti un enorme danno. Se consideriamo la prossima apertura dei nuovi Ccr, e contando sempre sulla collaborazione dei cittadini, stiamo compiendo un altro passo in avanti per raggiungere del 65 per cento di raccolta differenziata che è l’obiettivo dato ai comuni“.

Per l’assessore Cavarra, “le nove isole ecologiche sono un’opportunità in più per le persone che non possono conferire i rifiuti nei giorni e negli orari previsti per la raccolta porta a porta: chi perché non è raggiunto dal servizio, chi per esigenze lavorative, chi perché non è in casa negli orari previsti per l’esposizione dei rifiuti o perché è occasionalmente è in partenza oppure risiede in città solo per pochi giorni a settimana. Altro vantaggio è che esse consentono il conferimento di tipologie di rifiuti non previste dalla raccolta porta a porta, come i piccoli elettrodomestici. Si tratta di un investimento che punta a migliorare il decoro della città, rendendo semplice lo smaltimento dei rifiuti secondo le esigenze dei cittadini“.


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