Mario Bonomo vuole giocarsi la “partita” delle Amministrative a Siracusa. Lo vuole fare assieme a Officina civica, cui però suggerisce di cambiare denominazione vista l’estensione alla sua figura (e forse a quella degli altri 3 dell’Apocalisse Bandiera, Cafeo e Vinciullo) in “Grande officina civica” oppure in “Officina civica Siracusa”, così da riprendere anche la sua lista Grande Siracusa 2023. E vuole giocarsi la partita con un ruolo fondamentale guardando con maggiore attenzione alla coalizione di centrosinistra, cui suggerisce di ritirare la candidatura a sindaco di Renata Giunta. E traccia un identikit per il nome ideale, abbastanza conosciuto, un nome che potrebbero pescare a sinistra seppur con qualche distinguo: quello dell’ex sindaco Giancarlo Garozzo.
Bonomo partiamo proprio da qui, ci siamo visti oltre due settimane fa. Aveva detto: preferisco una donna. Il centrosinistra ha scelto Renata Giunta.
“Preferirei una donna, ma solo in una fase successiva alla definizione del perimetro politico, quindi deve essere la sintesi ai programmi elettorali. Lo scenario che si sta prefigurando può dar luogo a una sintesi importante per Siracusa, rimarco l’essenziale importanza del civismo in città e la posizione civica di Grande Siracusa 2023. Invito anche Mpa a fare una riflessione sui percorsi che si stanno prefigurando e di guardare con attenzione alla componente civica”.
Ha parlato di civismo (e dei 4 dell’Apocalisse), e l’apertura a Officina civica è ormai conclamata. Possiamo dirlo che parteciperete assieme alla competizione elettorale?
“Io allargherei il concetto di Officina e la chiamerei “Grande officina civica 2023” fondendo le due componenti al cui interno ci sono idee chiare su come amministrare la città. Se non si vuole chiudere a sinistra su un percorso solo ideologico (Renata Giunta ottimo profilo per amministrare la città, ma come assessore) con pochissime possibilità di vittoria finale, il Pd cui mi rivolgo deve fare ulteriori riflessioni e aperture al dialogo con il mondo civico”
Quindi dopo il voto unanime su Renata giunta chiede al Pd di fare un passo indietro?
“No, chiedo al Pd di confrontarsi e di non chiudersi in un’isolata lotta ideologica a sinistra che in questo momento storico non avrebbe grande respiro”
Ha pregiudiziali sul M5S?
“No, anzi ritengo che ci siano i profili giusti per fare un percorso assieme ai 5 Stelle. Ricordo che Giancarlo Garozzo, mio compagno di viaggio oggi, è stato l’artefice della battaglia condotta contro il Sistema Siracusa”.
Si dice che lei abbia già pronta una lista assieme a Cutrufo, dirigente regionale del Partito democratico…
“Gaetano farà le sue scelte all’interno del Pd e le porta avanti in maniera significative, mi auguro che sia foriero di successi. Grande Siracusa è ben rappresentata dai suoi componenti e il riferimento centrale, oltre a me, si chiama Alberto Palestro”.
L’occhio sembra orientato verso il centrosinistra, ma se il Pd decidesse con gli alleati di “declassare” la candidatura a sindaco di Renata Giunta ad assessore. Non guarda più invece al centrodestra. Si attende sempre il “nodo Catania” per risolvere l’enigma sul nome che al momento sembra essere quello di Ferdinando Messina, su cui lei non ha mai avuto parole al veleno, anzi, ma ha sempre detto di non accettare un nome calato dall’alto.
“È complicato vedere imporre il nome a Siracusa come risultanza di una logica politica che viene discussa a Roma o Palermo con una sintesi fatta su Catania. Non accetto questo modo di scegliere”.
Si avvicina il voto, mancano circa 2 mesi ma non ci sono nomi ufficiali da Officina civica, se non quello di Alfredo Foti che non avrebbe sciolto ancora la riserva.
“Al di là del dibattito sul nome, che sarà importante e fatto entro questa settimana, questa coalizione dovrà fare le opportune riflessioni e lanciare segnali di allargamento a chi li vuole cogliere. Forse potrebbe esserci più dialogo con il centrosinistra, l’analisi politica elettorale va fatta comunque su un tema essenziale: se si fronteggiano due blocchi, questi vanno sicuramente al ballottaggio. Se dovessero essercene più di due, c’è la speranza per Francesco Italia di arrivare al ballottaggio con uno dei due. Io auspico che il centrodestra trovi la sua sintesi e il centrosinistra dia la naturale apertura e propensione a un progetto civico importante”.
Quindi torniamo alla domanda: preferisce andare con il centrosinistra?
“Ho solo detto che il civismo è centrale, poi chi vuole venire con noi è bene accetto”.
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