Sono state oltre un migliaio le persone che tra sabato e domenica hanno partecipato alle giornate Fai di Primavera a Siracusa. Quest’anno i volontari del Fondo Ambiente Italiano hanno aperto e reso fruibile il sito di Scala Greca e della torre di Targetta. I visitatori, grazie al supporto dei volontari Fai hanno potuto scoprire l’origine di un toponimo che da secoli da il nome ad una contrada cittadina e a uno dei viali più importanti, la Scala Greca.
Salvata dal cemento e nascosta dalla vegetazione, da sempre giace dimenticata all’interno di un’area del parco archeologico, dove sarà possibile visitare anche un santuario dedicato ad Artemide, anch’esso conosciuto solo da pochi addetti ai lavori, e l’antico castello federiciano di Targia. Scala Greca era una strada carraia, oltre a essere uno dei più importanti punti d’accesso dell’antica città greca. Una strada che presenta due solchi paralleli e orme degli zoccoli dei cavalli incisi nella roccia per il camminamento dei carri trainati da buoi e cavalli.
Adiacente all’area archeologica e lontano da occhi indiscreti si trova il Castello di Targia, antica residenza di caccia medioevale appartenente all’Imperatore Federico II di Svevia che, per lunghi secoli, passò nelle mani di tante famiglie nobili siracusane tra cui gli Arezzo della Targia. L’edificio fu acquistato e fatto restaurare dalla famiglia Pupillo che ancora lo possiede. Il castello si presenta come un edificio di forma rettangolare provvisto di quattro torrioni merlati ai suoi angoli. Vi sono archi di ingresso che fungono da portali e finestre a forma di bifora di stile gotico. All’esterno vi è un piccolo cortile presso cui vi è un originale giardino mediterraneo.
Un sentiero unisce i diversi siti proposti, sentiero immerso nella natura incontaminata ed esempio degli antichi boschi siciliani, quercie, roverelle e tipica vegetazione mediterranea accompagneranno i visitatori alla scoperta dell’intera area di grande importanza anche naturalistica.
Giornate Fai di Primavera anche in lingua italiana dei segni a Siracusa.
Una trentina di persone sorde, insieme ai loro familiari e amici, hanno partecipato alla visita guidata organizzata 26/3/22 dal Fai alla scoperta dell’archeologia di Scala Greca: la Scala, che ha dato il nome all’area a nord di Siracusa, una torretta di avvistamento, il castello di Federico II di Svevia ed un Artemision.
Questi i luoghi del cuore che i volontari del Fai hanno reso fruibili nel week-end dedicato alla scoperta dei siti nascosti. Gioielli, quasi sconosciuti, che la delegata FAI, Serafina Monterosso, ha raccontato anche in LIS per trasmettere le loro meraviglie alla comunità sorda.
La comunità sorda era “guidata” dalla vice presidente Carmelina Amato, mentre Ludovico Leone rappresentava l’Associazione “Sicilia Turismo per Tutti” che, per il tramite del suo presidente – Bernadette Lo Bianco – ha ringraziato presidente del FAI Siracusa, Sergio Cilea, per la sensibilità dimostrata nel collaborare per rendere la cultura sempre più accessibile.
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