Una nuova aula consiliare che consente di migliorare la qualità dei lavori in aula, la speranza di avere una maggioranza più ampia e la voglia di implementare il personale all’interno dell’ufficio di presidenza così da permettere un ottimale svolgimento delle commissioni. Questi alcuni dei punti trattati questa mattina in diretta ai nostri microfoni dal presidente del Consiglio comunale di Siracusa, Alessandro Di Mauro.
Il nuovo sistema ha migliorato la gestione del Consiglio comunale: nuovi microfoni, casse acustiche che miglioreranno l’amplificazione audio in aula, lo schermo dietro il posto del presidente, il voto attraverso un tasto, timer per ciascun intervento. L’obiettivo di digitalizzare le sedute consiliari è stato raggiunto e questo semplifica la gestione degli interventi, che sono cronometrati e programmati tecnologicamente in base alle prenotazioni, effettuabili con un click. Il presidente del civico consesso, Alessandro Di Mauro, aveva annunciato questi interventi ai microfoni di SiracusaNews e oggi sempre in diretta si dice soddisfatto e pronto a implementare i servizi con altri monitor a disposizione.
Ma con Di Mauro si è affrontato anche il discorso della tenuta della maggioranza in aula, che al momento regge anche se lo stesso presidente ha ammesso che gradirebbe un allargamento della stessa. Altri consiglieri, infatti, potrebbero credere nel progetto della Giunta Italia e rendere più sereno il lavoro che si sta svolgendo a Palazzo Vermexio, che tra poco sarà impegnato nella valutazione del bilancio 2025.
Con il presidente del civico consesso si è anche parlato delle lamentele sulla scarsa partecipazione della Giunta e dei dirigenti ai lavori d’aula. “Il vice sindaco è sempre presente – dice Di Mauro – ma devo dire che dopo la mia lettera gli assessori e i dirigenti interessati di punti all’ordine del giorno, sono presenti.”
Altra lamentela emersa ultimamente nel corso dei lavori d’aula è quello delle risposte ritenute inadeguate da parte degli uffici. Cosa che Di Mauro non nega, affermando come negli ultimi anni ci sia stata una sorta di disabitudine al Consiglio comunale, dovuta all’assenza del civico consesso per 4 anni. Per questo motivo da un lato accoglie con soddisfazione la sentenza del Cga che ripristina il Consiglio a Solarino, dall’altra però ammette il suo stupore nella parte in cui si parla del diritto di voto del sindaco. Che non può votare a Siracusa come a Solarino. Come nel resto della Sicilia. Ma questo è un altro discorso.
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